In memoria di Giorgio Luraschi |
08 Giu 2012 | |||
Il Club ha sostenuto, insieme a ‘la Stecca’ e ad Univercomo, l’incontro di studio ‘Incorrupta antiquitas. Studi di storia, epigrafia e diritto’, svoltosi nei giorni 25-26 maggio scorsi, rispettivamente presso la sede dell’Università a Sant’Abbondio e presso Villa del Grumello.
L’iniziativa, promossa in memoria di Giorgio Luraschi dai colleghi delle cattedre di Storia Antica dell’Università Cattolica – sede di Brescia e di Epigrafia dell’Università Statale di Milano, ha avuto ampia adesione presso i docenti di Diritto romano dell’Università Cattolica, sedi di Milano e di Piacenza. L’Università dell’Insubria ha pienamente condiviso l’opportunità, sia scientifica che di riconoscenza personale, propria dell’incontro di studio . Il presidente Vittani ha svolto uno degli interventi istituzionali d’esordio, dopo che il rotariano Giorgio Conetti, quale rettore vicario dell’Università dell’Insubria, aveva aperto l’incontro. La relazione scientifica inaugurale è stata tenuta da Lazzarini: ‘Giorgio Luraschi, il metodo e l’interdisciplinarietà’. Vari studiosi hanno affrontato tematiche care a Luraschi. Il prof. Alfredo Valvo (Università Cattolica Brescia) ha trattato di ‘Un tema prediletto di Giorgio Luraschi: l’adtributio’. Il prof. Antonio Sartori (Università Statale Milano) ha rivisitato il problema dei ‘caplatores’, sul cui incerto significato anche Luraschi aveva espresso opinione. I relatori giuristi Giovanni Negri, Ernesto Bianchi e Stefano Barbati hanno rispettivamente affrontato il pensiero di Luraschi sul rapporto tra teorie giuridiche moderne e storia del diritto, sul ius Latii e sulla cittadinanza romana. Significativa la partecipazione di studiosi, non solo lombardi ma anche provenienti dalle Università di Bologna, Genova, Reggio Calabria, Lecce, Verona. Numerosi ed incisivi sono stati gli interventi nei vari momenti dedicati al dibattito. Come ha scritto la professoressa Angela Donati (Università di Bologna), cui erano affidate le conclusioni dell’incontro di studio, ‘questa importante manifestazione non solo ha reso onore al compianto Collega, ma ha anche recato rilevanti contributi scientifici sulla documentazione dell’antica Como’. Sergio Lazzarini
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