Premiati Francesco Castiglioni e Barbara Minghetti
14 Nov 2007
CastiglioniMinghetti

CONVIVIALE DEL 14 NOVEMBRE 2007
Nella raffinata cornice della Sala Bianca del Casino Sociale, presenti molte Autorità, si consegna per il terzo anno consecutivo il Premio professionalità.


Dopo i saluti di rito è Massimo Scolari ad illustrare le motivazioni di questa iniziativa, per cedere poi la parola ad Alberto Longatti che ci porta a conoscere il primo dei Premiandi, l'Architetto Francesco Castiglioni.
E' una sorta di riconoscimento alla carriera per il non piu' giovanissimo Architetto, che nel corso della sua lunga attività ha sempre creduto nella validità della Professione, adottando scelte con grande attenzione per l'ambiente, per i luoghi circostanti e per le persone, senza rinunciare per questo alla "modernità". Massimo rispetto, quindi, per tradizioni e cultura ma anche sperimentazioni ed un'attenzione particolare per i giovani artisti. Castiglioni ha lasciato il segno del proprio tempo, perché quanto da lui progettato resterà tra le cose migliori realizzate nel '900 a Como.
Stupito Castiglioni nel ritirare la targa, più per le parole di Alberto - suo dirimpettaio di pianerottolo -  che per il riconoscimento: mai si sarebbe aspettato di essere tenuto in cosi' alta considerazione da lui, che non ha in nessuna occasione espresso lodi nei suoi confronti!
Scolari presenta quindi la Dottoressa Barbara Minghetti, Responsabile per Aslico della programmazione del Teatro Sociale.
Longatti accosta la figura di Minghetti alla voglia di rilancio di Como attraverso la valorizzazione dell'esistente, in questo caso del Teatro Sociale: il ruolo è quello di "motore" di un'idea di Teatro aperto alla Città, quindi di grande coraggio per affrontare cambiamenti che a Como sono sempre difficili.
La qualità della programmazione operistica è sicuramente migliorata, l'offerta di spettacoli più ampia e la prosa, malgrado la difficoltà di non poter sostenere più di due repliche, offre anche sperimentazioni di un certo ardimento. Grandi meriti sono quelli di portare a teatro i giovani ed i bambini, pubblico di domani, di inventarsi professionalità e rapporti nuovi, di utilizzare per l'intero anno il Teatro: il tutto in perfetto accordo con la Società dei Palchettisti.
Barbara Minghetti, nel prendere la parola per estendere il riconoscimento alla Società dei Palchettisti ed ad Aslico, sorprende Longatti raccontando  che è stato oggetto della "tesina" per l'ammissione alla scuola del Piccolo Teatro di Milano. Una bella soddisfazione per il nostro Alberto, considerando i risultati!
La modesta Barbara non parla di sé, il che mi fa sentire in dovere (sento il fiato di Pupi collo!) di sapere qualcosa di più su di lei. Non necessariamente in ordine cronologico: ha frequentato la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, diventando Operatore culturale, ha una laurea in filosofia, ha collaborato con Franco Quadri nell'organizzazione di due Festival, ha seguito per tanti anni il Festival di Milano collaborando con il Comune, è entrata in Aslico a Milano, ha seguito l'Autunno Musicale a Como… impossibile che possa essere cosi' giovane, osservo. Timidamente, quasi a giustificarsi, precisa che la laurea l'ha conseguita quando lavorava già: ma è comunque un curriculum travolgente!
Prima dell'aperitivo, approfittando della presenza di Sergio Gaddi, la curiosità di conoscere le "news" relative alla visita dell'Assessore negli Stati Uniti spinge Scolari a consegnargli il microfono: sembra vago, all'inizio, la prossima mostra.. non si sa. Parla poi dell'esperienza americana, tutt'altra realtà per l'arte che trova sostentamento quasi esclusivamente dal privato: a questo bisognerà tendere per garantire continuità alle manifestazioni. Poi scende un po' nei particolari raccontando degli incontri avuti al MET ed al MOMA, che conoscono bene la realtà comasca e non solo sotto il profilo turistico. Tergiversa un po' sull'interrogativo che ci interessa.. si' contatti, niente di definito.. no, Freud è difficile da avere, costa troppo assicurarne le opere.. "sparando" poi Schiele e Klimt, o Morandi o Modigliani, o una collezione d'arte pre-colombiana.. sembra non esserci che l'imbarazzo della scelta!

Dopo l'aperitivo e la cena al Momi, l'Architetto Castiglioni ci illustra il progetto dell'ascensore Como San Giovanni-Monte Croce, che non puo' essere invasivo come la funicolare che porta a Brunate ma deve considerare nuovi canoni, rispettosi dell'ambiente e dei luoghi. L'Ing. Andrea Maspero, che dovrebbe fornire l'impianto di risalita, ci.. intrattiene quindi sull'attività della sua Azienda, con più di un mugugno da parte dei presenti.
E' Barbara Minghetti a concludere la serata, con qualche numero sull'utilizzo del Teatro Sociale: 100 serate per la stagione "notte", 30 giorni per le scuole (con 30.000 bambini in un anno), apertura pomeridiana costante per scuole di danza, corsi di teatro, prove ecc., massima disponibilità per Associazioni, iniziative benefiche ed attività culturali in genere e, dulcis in fundo, le produzioni dirette ora vengono "esportate" ad altre strutture. Unica piccola sconfitta, che tuttavia la dice lunga sul carattere della nostra Città, è il fallimento del "gioco" posto in essere la scorsa stagione per portare gente a teatro, ma questo non spaventa certo Minghetti, che - ne sono certa - ha raccolto la sfida e s'inventerà qualcosa di diverso.

Angela Corengia

 

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