I primi 100 giorni del sindaco Bruni
05 Set 2007
sindaco-bruni

CONVIVIALE DEL 5 SETTEMBRE 2007

Il dott. Stefano Bruni, sindaco di Como, presenta ai soci i “Piaceri e dolori dei primi 100 giorni”


Estate finita, si riprende con un Ospite importante.
Prima però il benvenuto al Dr. Emilio Bordoli - nuovo Socio proveniente dal R.C. Erba Laghi - e la lettura della lettera di ringraziamento dell'amico Mario Landriscina, neo-Socio onorario.
Dopo i saluti una precisazione di Bruni: non sono i "primi cento giorni", ma i "secondi primi cento giorni", gioco di parole per sottolineare la brillante conferma a Sindaco della Città.
L'attività dell'attuale Giunta è partita a fatica, per i ben noti problemi legati a nomine difficoltose, ma ora è riuscita ad "ingranare"; il bilancio è quindi quello di un'operatività ben inferiore ai "100 giorni", anche a causa del periodo feriale.
Bruni fa rilevare come "il cambio di passo" si sia attuato già nei primi cinque anni della sua Amministrazione, che ora sta consolidando i progetti ed in particolare concretizzando due temi: il campus universitario ed il raddoppio delle Ferrovie Nord da Grandate a Como. Importante è la credibilità ottenuta a livello istituzionale, che consente di avere migliori rapporti con tutti gli Enti interessati alle iniziative sovracomunali: si è portata all'esterno un'alta immagine di Como, il che significa avere maggior peso soprattutto sotto il profilo dei finanziamenti.
Per il raddoppio ferroviario si sono già avuti contatti con il Presidente della Regione Formigoni e con il Ministro Di Pietro (rivalutato da Bruni per la sua concretezza e per la serietà con cui presta attenzione ai problemi), oltre che con le Ferrovie Lombarde: il progetto è fattibile e prevede un autosilo a Grandate. Si attuerà ora una fase di incontri con i Cittadini sul problema di accesso alla Città, potendo offrire un'alternativa valida all'auto.
Altro obiettivo primario il campus universitario a San Martino, che costituisce valore aggiunto per la crescita del territorio. I nuovi insediamenti favoriranno l'accoglienza dall'esterno - soprattutto dall'estero -, la coesione dei giovani con spazi loro dedicati, il collegamento dell'Università con la Città e con le Imprese. Lo scopo è anche quello di sottrarsi all'inglobamento di Como nelle strutture universitarie di Milano, grazie a percorsi d'eccellenza con investimenti "sul bello". Entro fine anno verrà siglato un accordo di programma con ASL, Regione, Provincia, Ospedale Sant'Anna e con gli organismi universitari.
E poi la realizzazione dei progetti già deliberati nella scorsa gestione: le paratie - il cui cantiere è stato aggiudicato con previsione di avvio lavori ad ottobre ed ultimazione in tre anni - e la Ticosa che, dopo la conclusione dell'iter amministrativo, vedrà - presumibilmente in primavera - l'inizio della fase operativa.
Ancora:
- l'approvazione del Piano generale del territorio per una progettualità più breve (5 anni) rispetto a quella del Piano regolatore;
- la costituzione del nuovo Assessorato alla Famiglia, guidato da Anna Veronelli, che coordinerà tutte le politiche familiari con esclusione dei giovani, di competenza dall'Assessore Maurizio Faverio. A proposito di giovani Bruni si toglie un sassolino dalla scarpa: sino ad ora nessuna concreta collaborazione è pervenuta da questa categoria, che si è limitata ad una sterile protesta;
- il recupero del Teatro Politeama, destinato a spazio per i giovani, complementare al Teatro Sociale;
- la riorganizzazione dell'apparato comunale, con un pre-pensionamento dei Dirigenti (il cui numero è già sceso da 56 a 23) che ne faranno richiesta. Cio' consentirà di inserire nuove forze di lavoro con formazione culturale diversa, potenziando la fascia intermedia dei Funzionari con l'obiettivo di ottenere una maggior efficienza nei servizi;
- la rotazione dei Dirigenti per evitare carenza di stimoli.
Questi i "piaceri", mentre per i "dolori" Bruni si dichiara disponibile ad affrontarli attraverso le sollecitazioni dei presenti. Non nasconde, tuttavia, il recente problema dell'amianto in Ticosa, che potrebbe far slittare i tempi di realizzazione, con conseguenze anche di natura finanziaria.
Scolari è il primo ad intervenire, evidenziando che il nostro Club sarà sicuramente attivo nel fornire contributi all'Amministrazione comunale, in particolare per quanto concerne il tema dell'anno, i giovani.
Il Prof. Conetti prende quindi il microfono per le sue osservazioni, un lungo discorso che "ruba" tutto il tempo a disposizione per gli interventi. Innanzi tutto la gratitudine dell'Università dell'Insubria - che nel 2008 festeggerà il decennale di istituzione - per le attenzioni riservate dall'Amministrazione comunale, in particolare la realizzazione del Campus, ritenuto risorsa importante anche per una proiezione internazionale dell'Ateneo comasco. Ma soprattutto si sente chiamato in causa da un'osservazione di Bruni (che considera l'ipotizzata Facoltà di Economia in Città fuori da logiche di sviluppo): sottolinea che le Sedi universitarie a Como non sono alternative a quelle di Milano, dove c'è tutto, ma sono istituite in base a precise valutazioni fatte dalle stesse Università, ormai sature. La nuova Facoltà di economia sarà indirizzata alla gestione d'Impresa, con uno stretto raccordo con il territorio.
A tempo ormai scaduto Fulvia Bianchi chiede al Sindaco quali provvedimenti siano stati ipotizzati contro i graffitari e che fine abbia fatto la Como-Lecco-Bergamo, mentre Eugenio Gandolfi desidera conoscere le politiche attuate per il rilancio turistico della Città.
La replica di Bruni a Conetti è secca: il Territorio - attraverso le Aziende e le realtà sociali interpellate da UniverComo - non ha mai manifestato il bisogno di avere una facoltà di Economia, per cui la decisione è "caduta dall'alto" e non tiene conto delle effettive esigenze del distretto.
Per quanto riguarda i graffitari - fenomeno che peraltro si è sensibilmente ridimensionato -, Bruni lo ritiene un problema non risolvibile in via definitiva, anche se molto è stato fatto (47 persone sotto processo, utilizzo di tecniche protettive). Il Piano trasporti è invece di competenza regionale ed il Comune puo' solo sollecitare maggiori e più efficaci collegamenti.
Per i turismo il Comune, con la Provincia,  prevede - attraverso modifiche alle norme urbanistiche - un potenziamento della ricettività con realizzazione di Alberghi anche in fascia intermedia (dai 3 stelle lusso in su), un'operazione capillare di marketing con diversificazione dei periodi e divulgazione di eventi importanti, una maggior sinergia con Milano per attirare anche a Como il turismo del Capoluogo.
Peccato che non ci sia più tempo, perché molti avrebbero voluto fare domande.

Angela Corengia

 

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