RIUNIONE CONVIVIALE DEL 18 LUGLIO 2007
Si è svolta in un luogo del tutto eccezionale, la celebre Villa Balbiano, proprietà del dott. Michele Canepa.
Alle 18.30, nessun ritardatario, si salpa con il battello alla volta di Campo. Viaggio molto piacevole, con ideali condizioni del lago: turisti, per una sera, ad ammirare le rive costellate da splendide ville e qualche inevitabile bruttura. Franco Brenna ci attende all’arrivo con l’addetto alle manovre di attracco, ma per effetto del basso livello del lago la passerella diventa una ripida salita verso terra: nessun problema, tuttavia, per i nostri atletici soci. Michele Canepa ci accoglie all’ingresso del magnifico giardino della Villa di Balbiano, una delle tante costruzioni fatte realizzare da Tolomeo Gallio, di cui si ricorda quest’anno il quarto centenario della morte. Canepa ci intrattiene brevemente per illustrarci la storia della Villa, ricostruita alla fine del cinquecento su disegni del Pellegrini predisposti per i Giovio, cui apparteneva precedentemente la dimora. Ai Giovio la Villa torno’ nel 1778, per passare qualche anno dopo al Cardinale Angelo Maria Durini, che la sottopose a ristrutturazione abbellendone anche i giardini. Dopo diversi proprietari fu ulteriormente restaurata, poco dopo la metà dello scorso secolo, da Hermann Hartlaub, prima di essere ceduta agli attuali proprietari. Michele Canepa ci vive abitualmente in questa preziosa dimora e ci concede gentilmente di visitarla anche all’interno: cosi’ abbiamo modo di apprezzarne gli antichi splendori, i raffinati arredi e la fantastica vista sui giardini e sul lago, arricchiti da una notevole collezione di stampe e da opere d’arte contemporanea. Aperitivo sul prato antistante il lago e cena a buffet con l’apoteosi finale di paradello servito con gelato: inevitabile il pensiero corre al nostro Pupi, che sicuramente condivide con noi questa incantevole serata forse con qualche inevitabile “sua” critica, che tuttavia noi non riusciamo a cogliere. Rientro rapido e tranquillo, su un Lago scuro che consente di apprezzare il cielo pieno di stelle.
Angela Corengia
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