| Il programma del Rotaract Como |
| 26 Set 2012 | |||
CONVIVIALE DEL 26 SETTEMBRE 2012 Nell'immagine: Nicolò Riboni, Mackenzie Dykstra e Giacomo Colombo Giornata dedicata ai ragazzi del Rotaract. Prima qualche informazione dell’Assistente del Governatore Roberto Dotti: mostra le immagini della campagna per l’eradicazione della polio – finanziata da Distretto e R.F. con 20.000 euro –, pubblicate sul Corriere, invita a potenziare l’effettivo, in particolare inserendo i giovani e sollecita la formazione, soprattutto da parte dei nuovi Soci. Tra Nicolo’ e il Tesoriere Matteo Colombo siede Mackenzie Dykstra, la ragazza ospitata a Brunate nell’ambito della scambio giovani: ha 17 anni, proviene dal Minnesota e frequenta il terzo anno al Giovio. Nicolo’ Riboni si avvale di slides e presenta, prima di tutto, il suo Consiglio; precisa che il Rotaract Como ha 25 soci attivi e tre aspiranti. E’ un club giovane (l’età va dai 19 ai 27 anni) e non sono previste uscite imminenti. Il programma: - continuità dei services degli anni precedenti: partecipazione alla campagna del Telefono Azzurro per la vendita delle candele natalizie, mercatino di Natale (in una Piazza di Como) e Camp dell’amicizia. Questo in particolare è un po’ il fiore all’occhiello delle iniziative cui da anni i ragazzi partecipano, condividendo giornate e attività con i ragazzi disabili ospitati a Mandello dal Distretto. - Service internazionale: è previsto il gemellaggio con il Rotaract di Oxford, con una visita in Inghilterra e la loro presenza a maggio al congresso nazionale. - Eventi principali: la festa del 45° di fondazione, con un concerto organizzato grazie a Roberta Di Febo e Barbara Minghetti; la manifestazione Dream on the Lake, che ha avuto due anni fa grande successo richiamando a Como oltre 200 ragazzi e il Torneo di calcetto in memoria di Giorgio Luraschi. Vi parteciperanno 8 squadre (oltre ai club Rotaract il Rotary Cantù, l’Insubria e i Leo di Como) e si terrà in aprile: naturalmente potranno entrare in squadra anche nostri soci. Il ricavato andrà a sostenere la scuola di calcio di Karibuni in Kenia, intitolata a Giorgio Luraschi, che non ha più il sostegno della squadra del Genoa. - Rapporti con i Club padrini: come sempre un paio di ragazzi parteciperanno al RYLA, grazie al contributo del nostro Club e del Como; offriranno il loro aiuto quando necessario (premio professionalità, trekking camp, GSE) e auspicano una reciproca partecipazione alle conviviali. A Corengia precisa che il service del Sorriso (aiuto per la realizzazione di manufatti per l’associazione di Cernobbio) continuerà sicuramente con l’organizzazione delle feste di Natale e di Carnevale; si sta invece cercando una nuova formula di servizio che consenta un contatto diretto con i ragazzi disabili. A Dotti Nicolò conferma gli ottimi rapporti con gli altri Rotaract del territorio (compresi Sondrio e Tradate); il suggerimento di Ambrosoli di invitare il Ministro Passera, che è stato Rotaractiano, è invece già stato tentato, ma senza successo, quando era ad di Intesa e Passera aveva declinato, perché non in grado di garantire la presenza. Riproveranno in occasione del 45°. Franco Brenna ritiene che siano state poco affrontate, nel programma, le problematiche dei giovani; Nicolò precisa che è previsto un incontro con il Vescovo e il Prefetto per parlare di giovani, ma secondo Franco – e Roncoroni condivide - si dovrebbe organizzare anche qualcosa di meno “istituzionale”, che coinvolga maggiormente i ragazzi - di diverse provenienze sociali - sul loro futuro. Scolari ritiene che si debba “pescare” i soci tra coloro che escono dal Rotaract, anche se sono giovani; il timore di Colombo è che non siano interessati a far parte di un Club con membri mediamente molto più anziani, anche perché a quell’età sono concentrati sulla carriera e la famiglia. A Fulvia Bianchi, che vuole capire le motivazioni che hanno spinto Nicolò ad entrare nel Rotaract, Riboni precisa di essere entrato prima nell’Interact con lo scopo di poter uscire di casa e stare con coetanei; poi, con il passaggio al Rotaract, si è appassionato alle attività del Club, conscio di poter essere d’aiuto agli altri e felice di poter allargare le proprie conoscenze. Secondo Longatti sono le iniziative vecchie o giovani e l’unico sistema di interagire è di scegliere argomenti condivisi; spetta a noi coinvolgere i ragazzi e siamo noi che non dobbiamo invecchiare. Loro dovrebbero affrontare temi più trasgressivi, analizzare per esempio il mondo della scuola. Dotti sottolinea che perdiamo il 95% dei soci Rotaract, perché probabilmente non siamo in grado di interessarli a sufficienza. In realtà, sostiene Colombo, noi dovremmo essere d’esempio, ma il più delle volte loro sono molto più attivi e uniti. Minghetti trova strano questo gap generazionale, che non consente ai ragazzi di inserirsi; in realtà, secondo Franco Brenna, sono gli stessi Rotary che non favoriscono l’ammissione dei giovani, perché non si sono ancora realizzati professionalmente. La domanda che dobbiamo porci, secondo Pomentale, è perché gli ex Rotaractiani non hanno interesse ad entrare nel Rotary. Non esiste risposta, secondo Dotti; l’unico modo è quello di creare interesse, seguendoli, invitandoli, coinvolgendoli nelle nostre iniziative. Brenna e Roncoroni suggeriscono una “ruota libera” con loro e Colombo informa di aver già in programma un Interclub con il Rotaract al quale far partecipare il sociologo Magatti. In coda, a Minghetti che chiede notizie sul futuro del bollettino, Colombo risponde che per quanto lo riguarda non intende eliminarlo. E’ stata una conviviale interessante, che una volta di più dimostra quanto sia coinvolgente parlare di temi rotariani.
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