Il Centro Volta, in occasione dei venticinque anni dalla sua nascita, ha pubblicato un volume di grande interesse: I VENTICINQUE ANNI DEL CENTRO VOLTA - Ricerca, innovazione, scienza nel contesto internazionale e nel territorio: 1983-2008. Per la verità quest'anno gli anni sarebbero 27, ma si sa, gli scienziati sono un po' distratti.
Il volume, curato nel progetto editoriale dal nostro Federico Canobbio, è l'occasione per ripercorrere  l'attività di questa eccellenza comasca, che vive ed opera in po' in sordina. Davvero non si ha idea di quanti eventi, progetti, sperimentazioni sia riuscito a produrre il Centro Volta,  toccando ogni branca nel campo scientifico: dalla fisica all'astronomia, dalle scienze umane all'informatica, dall'architettura e disegn all'energia, dall'ambiente alla salute, senza dimenticare aspetti sociali quali le emergenze internazionali e la qualità della vita e l'impulso dato alla creazione del polo universitario comasco. Un'esperienza che ha coinvolto e coinvolge i maggiori "Cervelli" mondiali, premi Nobel, personaggi di spicco del mondo comasco e non solo e che contribuisce alla formazione di giovani scienziati attraverso corsi e laboratori.
Basta scorrere le pagine del volume, che tra l'altro riassume l'attività di ogni anno di vita del Centro Volta, per scoprire quanto la Città sia rimasta ai margini di questa fucina di idee e per giustificare gli appelli di Giulio Casati di dotarlo finalmente di spazi adeguati e di una foresteria che possa accogliere studiosi e scienziati da tutto il mondo.
L'occasione è anche quella di ripercorrere 25 anni della storia di Como, ritrovando nelle fotografie personaggi che hanno attraversato, lasciando indelebili tracce, la vita del nostro Territorio.
Proprio al nostro Lago è dedicato il progetto "Plinius",  che mira a renderlo balneabile nel giro di pochi anni; un altro obiettivo importante è la ricerca in atto sulle polveri sottili, che dovrebbe generare una proposta concreta per migliorare la qualità dell'aria. "Acqua balneabile a aria respirabile", il motto di Casati e dei Colleghi, perché la scienza non può dimenticare i problemi di un paesaggio unico al mondo che rischia di subire un degrado irreversibile.
Impossibile riassumere in poche righe un patrimonio cittadino di così grande valore: lo facciamo con le parole di Giulio Casati:
"Il modo più efficace per valutare una iniziativa è di verificarne l'attualità a distanza di tempo. Oggi, dopo 25 anni dalla sua istituzione, appare chiaro che, se il Centro non esistesse, occorrerebbe istituirlo."

Angela Corengia