Il punto di vista di Eugenio Gandolfi
Il titolo è provocatorio, ma l'argomento intrigante: i comaschi cosa ne pensano della chirurgia estetica ? Diciamo subito che di seguito tratteremo della bellezza più effimera e superficiale :quella fisica ,lasciando ad altri ben più colti rotariani il disquisire sulla bellezza nel suo significato più completo, per dirla con Platone quella de "lo splendore del vero" . La stragrande maggioranza dei comaschi che si siedono davanti a me e che desiderano cambiare qualche tratto del fisico non sono né matti, né complessati, né malformati: sono persone normalissime che un bel giorno guardandosi allo specchio hanno pensato che la loro età biologica non andava in sintonia con quella anagrafica e che quindi bisognava fare qualche ritocchino. Sul livello del ritocco tutti i concittadini concordano: che si veda, ma non troppo, che non faccia scoprire il passaggio del bisturi, ma che sia efficacie. La richiesta è quella di avere un risultato "naturale" ...come se fosse facile migliorare la natura senza farsi scoprire! Per fortuna oggi disponiamo di strumenti e tecniche chirurgiche non invasive ed efficaci come il laser, l'endoscopia il trapianto di adipociti e cellule staminali che permettono se ben utilizzate di modificare l'estetica altrui senza stravolgerne i connotati. Niente più facce stirate , labbra autogonfiabili e zigomi leonini,ma lineamenti morbidi e giovanili secondo natura. Che questa sia una esigenza sentita dalle donne del "Nord" me lo hanno fatto notare i colleghi romani le cui pazienti, al contrario , prediligono risultati più vistosi. Le pubbliche matrone,che popolano i canali televisivi irradiati dall'Urbe, dagli ovali straripanti, dai seni esuberanti e tutte drammaticamente simili tra loro, confermano questa tendenza. Ma la paziente di Como quanto è disposta a spendere per essere più bella ? Qui arrivano le dolenti note, almeno per le tasche del chirurgo plastico: ...pochissimo! Non solo l'operazione deve essere mininvasiva, ma anche minicostosa. Il prezzo più basso purtroppo non è di chi offre alti standard di qualità professionale ,opera in strutture di primo livello,dispone di una propria equipe stabile e spende continuamente nell'aggiornamento scientifico e tecnologico. Proliferano così centri estetici dove senza rispettare leggi e regolamenti sanitari medici non specialisti propongono le stesse prestazioni che noi chirurghi DOC pratichiamo in clinica con risultati assai più sicuri. Ultimo aspetto che esaminiamo è il desiderio che i nostri concittadini hanno di spostarsi per effettuare il "ritocchino". Due sono le categorie di pazienti comaschi : quelli che, affetti da un insano provincialismo,vanno comunque a Milano nella convinzione che la grande città offra soluzioni migliori -dimenticando che nella convalle la serietà professionale è facilmente verificabile - e poi tutti gli altri, che per fortuna sono sempre più numerosi, che hanno coscienza di quello che cercano e si informano da medici, amici, da altri pazienti e magari leggono anche il mio curriculum su internet prima di prendere un appuntamento. A queste persone bisogna offrire una soluzione in loco e quindi operare in strutture che non siano distanti dalla città. In conclusione i comaschi desiderano una chirurgia efficace e naturale, mininvasiva e non costosa che venga offerta possibilmente sotto casa. Fino a qui siamo arrivati...per i miracoli ci stiamo organizando. Ad majora
Eugenio Gandolfi
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