Simposio di platone
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 

Corre l’anno 16 a.C. In una tiepida, dolce serata ateniese alcuni amici si riuniscono a cena. Fra di loro vi sono politici, filosofi, intellettuali: insomma, le migliori menti della città. Il simposio, ossia il banchetto, è stato offerto dal poeta Agatone per festeggiare la vittoria da lui conseguita al concorso tragico delle Grandi Dionisie Fra i piaceri della tavola e della compagnia, s’introduce una domanda: cos’è l’amore? Ognuno risponde a suo modo: secondo Fedro, il primo a prendere la parola, amore è un Dio possente, antichissimo e meraviglioso, che suscita negli uomini un senso di vergogna per le azioni turpi, e nello stesso tempo li incita alla gloria. «No», sostiene, invece, Pausania: «Ci sono due tipi di amore, e solo uno è positivo». Uno è volgare, e senza ritegno: ed è quello che cercano e apprezzano le persone di poco valore; l’altro, quello positivo, è sublime e celeste, e ha come fine ultimo la virtù.Interviene, allora, Erissimaco: è giusto sostenere che l’Amore è duplice, ma esiste non solo nelle anime degli uomini, ma anche nei corpi di tutti gli animali e dei vegetali. «Esiste un amore di vita e un amore di morte».Aristofane, invece, non è affatto d’accordo con coloro i quali sono intervenuti prima di lui: «Una volta i sessi umani erano tre: maschile, femminile e androgino». Gli androgini, continua il pensiero di Aristofane, avevano due volti, quattro braccia, quattro gambe e una forza straordinaria, assimilabile a quella dei Giganti.Zeus, temendo la loro potenza, decise di dividerli in due parti cosicché dall’androgino derivarono maschi e femmine che tendono alla ricerca della loro anima gemella attraverso l’amore eterosessuale. Al contrario i maschi e le femmine derivati dagli antichi maschi e dalle antiche femmine ricercano la loro metà nell’amore omosessuale.Dopo la conclusione del discorso di Aristofane e dopo un breve scambio di complimenti, comincia il suo discorso Agatone. Il suo elogio è di tipo estetico, proprio perchè dichiara necessario definire prima di tutto le qualità del dio Eros: egli è il più felice tra gli dèi poichè è il più bello e buono; è giovanissimo, delicatissimo, leggiadro ed è portatore di valori come la temperanza, la giustizia e la sapienza e rende partecipi gli uomini di tutte queste virtù.La parola passa, quindi, a Socrate, il cui pensiero si discosta profondamente da quello di tutti gli altri, e che paragona l’amore alla filosofia. «Se amore desidera il Bello e il Buono, vuol dire che non li possiede. Dunque non può essere bello e buono» «Amore – continua Socrate – è desiderio di possedere il Bello (che è il Bene); Amore è desiderio di immortalità».Soltanto le sue profonde parole, attraverso le quali egli racconta i misteri svelatigli da una sacerdotessa, e narrateci poi da Platone nel “Simposio” – un autentico elogio a Socrate -, sapranno cogliere e rivelare l’essenza di questo sentimento, consegnando all’umanità un messaggio universale che affascina e coinvolge ancora oggi.E infatti...Corre l’anno 2007, è il 21 Giugno, giorno del solstizio d’estate: in un’altrettanto tiepida e dolce serata estiva, nella Città di Como la popolazione è raccolta nella suggestiva piazza San Fedele, per il simposio, o anche solo per incontrarsi e scambiare due chiacchiere. Tra gli invitati, questa volta non ci sono Fedro, Pausania, Erissimaco, Aristofane e Agatone, ma i Rotariani che, insieme ai Rotaractiani e ai ragazzi dell’Interact, hanno deciso di offrire il Simposio alla città. E con loro, soprattutto, ci sono tanti semplici cittadini, riuniti nella piazza. D’improvviso, ecco che la domanda s’introduce, furtiva, ancora una volta: cos’è l’amore? Sono trascorsi oltre duemila anni, ma la sapienza di Socrate non è stata scalfita dal passare dei secoli, e la risposta a questa domanda di immensa portata è ancora lì, nelle parole pronunciate dal saggio filosofo ad Atene, durante il simposio, nell’anno 16 a.C., ancora estremaente attuali.Questa volta non c’è più nemmeno Platone a raccontarci il Simposio, ma Carlo Rivolta, la cui voce si insinua ed imposta tra il pubblico, accompagnata da un gruppo musicale composto di undici elementi. L’attore, proprio come quel lontano 16 a.C. faceva il filosofo Socrate, discute sul tema dell’eros, con un gruppo di altri nobili personaggi, che alternano nel loro racconto miti e leggende, riflessioni mediche e stilettate politiche, avendo come fine la ricerca del bello. Iltutto con una leggerezza straordinaria, trasformando a tratti il testo di Platone in un varietà, senza mai svilirlo.Un grande spettacolo, una straodinaria interpretazione, un simposio davvero gustoso ed appassionante: Carlo Rivolta, quest’attore classico, dedito allo studio drammaturgico, sarà forse la reincarnazione di Socrate? Probabilmente sì!Appuntamento, quindi, al prossimo simposio!!!

Davide Pirovano

 

Prossimo Evento


"Volontari nell'Ucraina in guerra"- Carmelo Pellicano
Inizio: 24.04.2024, 20:00
Luogo: Ristorante Antica Darsena del Palace Hotel
Racconti drammatici e una proposta di aiuto serata in interclub con il Rotaract

Calendario Eventi


«   Aprile 2024   »
lumamegivesado
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
     

Area Riservata



Bollettini

Segreteria

Lun - Mer - Ven
dalle 9.00 alle 12.00

Rossella Tondù
Tel. 031 264656
segreteria@rotarycomobaradello.it

Riunioni del Club


Tutti i mercoledì non festivi
ore 12:30


Ristorante Antica Darsena
Palace Hotel


Lungo Lario Trieste 16
22100 Como


tel. +39 03123391
fax +39 031303170


Nel caso di riunione effettuata in giorno o ora diversi, l'accoglienza ad eventuali ospiti è garantita dalla presenza di un socio, delegato dal Consiglio.