| La Lezione aperta in memoria di Franco Bocchietti |
| 14 Mar 2025 | |||
|
RIUNIONE DEL 14 MARZO 2025 Marcello Veneziani presenta il suo ultimo libro “Senza eredi”
Nell'immagine: Daniele Roncoroni, Marcello Veneziani e Giorgio Gandola
Nell’aula Pigato del Collegio Gallio abbiamo ospitato, riprendendo le tradizionali “Lezioni aperte”, lo scrittore e giornalista Marcello Veneziani, che presenta il suo ultimo libro “Senza eredi - Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un’epoca che li cancella” (ed. Marsilio). Dopo il saluto di Roncoroni, la parola al moderatore della serata, il giornalista Giorgio Gandola, che dialogherà con l’ospite. Il volume presentato affronta la vita di 70 personaggi del passato, che stiamo cancellando velocemente, con lo scopo di mettere in salvo questi autori, non convenzionali, molti dei quali poco conosciuti ai più (giornalisti, filosofi, scienziati) e di generare un pensiero “nuovo”. Riportiamo l’articolo pubblicato su La provincia del 15 marzo, a firma Alessio Brunialti, che riassume gli interventi di Veneziani.
«La nostra è la prima epoca senza eredi. Non riconosciamo eredità ricevute e non lasceremo eredità da trasmettere. Nessuno continuerà l’opera, nessuno salverà quel che poteva e doveva essere salvato. Non lasceremo tracce. Il tempo non è galantuomo ma smemorato: non renderà giustizia. Viviamo tra contemporanei senza antenati né posteri, uniti solo dal vago domicilio nella stessa epoca; non consorti, al più coinquilini occasionali. È l’epilogo coerente di una società senza padri divenuta società senza figli. … È un’epoca di rimozione: un tempo ci opponevamo ai nostri padri, bisognava “ucciderli” in senso lato, per trovare una nostra dimensione. Adesso, invece, vengono semplicemente rimossi, dimenticati se non cancellati, magari perché i loro pensieri vengono ritenuti non in linea con la società contemporanea. E la nostra società è parricida e infanticida, non si preoccupa di quello che verrà dopo, viviamo totalmente immersi nel momento. Un grido d’allarme per i giovani, che rifuggono la cultura, come la politica, pensando di trovare tutte le risposte nello smartphone: Wikipedia risolve tutti i dubbi, non c’è più bisogno di attingere alle fonti della cultura. Attenzione: Wikipedia, come l’intelligenza artificiale, sono preziosissime e utilissime, ma un conto è l’informazione, un conto è la cultura. E servono strumenti di governo per queste tecnologie: la vera sciagura del presente non è l’avanzata dell’intelligenza artificiale, ma la ritirata dell’intelligenza umana. Ecco quindi questi ritratti: “anche di quelli che sono stati cattivi maestri, oggi rimpiango perfino quelli perché è meglio avere un cattivo maestro, che si può contestare, che non averne nessuno». Alessio Brunialti
Veneziani risponde quindi alle numerose domande dei presenti, soffermandosi in particolare su alcuni personaggi (Vico, Tomasi di Lampedusa, Buzzati, Scalfari) e sul tema dei giovani, che fanno fatica ad accettare queste “eredità” perché normalmente non devono impegnarsi ad ottenere le risposte che servono. Il compito degli insegnanti è difficilissimo: non serve contrapporre un mondo diverso, ma vanno spronati a vivere più esperienze partendo da un sapere critico, cercando di abitare il passato e il futuro. Ritiene che le donne siano in questo senso elementi di speranza. Angela Corengia
|
