La sicurezza a Como
05 Mar 2025

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RIUNIONE DEL 5 MARZO 2025


Sicurezza e non solo nella relazione del Prefetto di Como Corrado Conforto Galli

 

Nell'immagine: Daniele Roncoroni con Corrado Conforto Galli

 



Il dottor Corrado Conforto Galli, nostro socio onorario, si è insediato a Como il 1° settembre 2024, è originario della Valtellina e ha svolto l’ultimo incarico come Prefetto della provincia di Cremona. Accenna brevemente ai compiti dell’Ufficio di prefettura, che è cerniera tra il territorio e lo Stato: svolge un’importante attività amministrativa (controlli, sanzioni, contenzioso, immigrazione), si occupa di ordine e sicurezza pubblica, di Protezione civile e coordina gli Enti locali. Già negli anni 90 le Prefetture istituirono i primi centri di accoglienza dei migranti e ancora oggi ne pianificano l’attività, con oltre 1.200 richiedenti asilo che ottengono la regolarizzazione per lavorare attraverso il Decreto flussi. I Prefetti gestiscono la sicurezza anche per i posti di lavoro, svolgono funzioni di controllo affinché tutti possano esercitare i propri diritti nel rispetto dell’ordine sociale; hanno ruolo di mediatori di conflitti come autorità imparziali (es. in vertenze sindacali). A Como ci sono 47 Comuni cui dare risposte.

In tema di sicurezza, il Prefetto è un’Autorità politico-amministrativa: individua gli obiettivi e i fenomeni che devono essere attenzionati. Con i Sindaci c’è un dialogo costante, per analizzare e contrastare le criticità, attraverso riunioni tecniche di coordinamento, cui partecipano tutte le Forze dell’ordine; il Tavolo della sicurezza è un organo consultivo che genera direttive alle stesse, con ordinanze ed istruzioni. Con loro c’è la massima collaborazione per dare risposte sempre maggiori, lo scopo è di alzare il livello della sicurezza senza militarizzare il territorio.

Sicurezza e ordine pubblico: non solo repressione, ma riuscire a generare azioni preventive, intercettando i fenomeni di criminalità. Agire sul tema della legalità non è solo tutela dei diritti e rispetto delle norme; c’è una visione più vasta che abbraccia valori etici e morali. Bisogna cercare di evitare che si formi un terreno fertile, permeabile alla criminalità, ma serve anche monitorare semplici fenomeni di microdelinquenza che provocano apatia diffusa: quasi sempre critiche ma non impegno diretto. Si avverte alto il disagio giovanile, al punto di emettere DASPO non solo per lo stadio ma anche per contrastare fenomeni di comportamenti a rischio. La soluzione non può comunque essere la repressione, ma un maggior coinvolgimento dei giovani stessi e delle loro famiglie. Per questo si lavora molto con le scuole e con le Comunità che si occupano di giovani (Parrocchie per esempio) per attività di informazione e prevenzione.

Tutti oggi si sentono più insicuri rispetto al passato anche se i dati statistici dei fenomeni di criminalità sono inferiori a quelli del 2015. La situazione in Provincia non è preoccupante, pur se le aree critiche (es. stupefacenti) ci sono sempre. Una soluzione partita dal basso è il controllo del vicinato, che tranquillizza in zone delicate e soprattutto implica coinvolgimento dei cittadini nella vigilanza attiva.

Rispondendo alle domande dei soci, Conforto Galli sottolinea quanto sia importante inculcare la necessità di denuncia sul territorio (soprattutto nei paesi). Circa l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, mancano ancora norme chiare sull’uso delle immagini, ma molti dei sistemi di vigilanza sono collegati tra loro (es. lettura delle targhe) e consentono interventi rapidi.

Relativamente al concetto di “legalità percepita”, che spesso deriva da situazioni che evidenziano fenomeni di illegalità (i taxi boat per esempio), il Prefetto concorda sulla necessità di governare questi fenomeni e gestirli: si stanno attivando misure che coordinano l’Amministrazione comunale, le Associazioni di categoria e la Guardia costiera per un controllo capillare.

Il tema dei senza fissa dimora è una questione delicata, su cui Polizia Locale e FFOO spesso intervengono – anche su segnalazione dei cittadini – senza tuttavia produrre risultati soddisfacenti. Le situazioni di particolare fragilità sono spesso riconducibili a persone che non vogliono trovare accoglienza nei dormitori pubblici o ricoveri protetti, vanificando qualsiasi azione di controllo; il problema è complesso, ha spesso risvolti di natura psichiatrica difficilmente gestibili. E’ un fenomeno che chiama in campo tutti gli ordinamenti territoriali e richiede una definizione della politica di accoglienza.

Sulla lamentata minore presenza – rispetto al passato - della Polizia locale sul territorio, peraltro di competenza dell’Amministrazione comunale ma che si evidenzia anche per quel che concerne le FFOO, purtroppo non è più possibile garantire un controllo capillare per il mutato impianto normativo, che impone una maggiore attività amministrativa. Ma non è la presenza, secondo il Prefetto, che garantisce sicurezza: serve una coscienza civica maggiore che segnali tempestivamente comportamenti illegali o pericolosi. E il fatto che si denunci meno, anche per effetto di mancate risposte dell’autorità giudiziaria, non deve scoraggiare: non c’è criminalità finalizzata al controllo del territorio, quindi, il cittadino deve sentirsi tranquillo a fare segnalazioni. C’è coesione a parole ma nei fatti nessun impegno: è necessario fare squadra, mediando quando serve.

Concorda poi che si percepisca spesso come inutile l’attività delle FFOO, che intervengono senza risultati concreti. In Piazza Volta molti hanno ricevuto il DASPO, ma il problema non è risolto. C’è una sorta di attrattività da fuori, gli interventi di Polizia hanno effetti più mediatici che concreti. Non si tratta tuttavia di baby gang, che con il DASPO rischiano di sfociare in delinquenza: purtroppo la repressione non risolve, non si possono militarizzare certe zone.

Ringraziamo Corrado Conforto Galli, le cui risposte per alcuni non sono state risolutive. Gli riconosciamo tuttavia, oltre ad un impegno gravoso, una buona conoscenza del territorio e delle sue criticità, malgrado l’incarico sia recente. Siamo quindi fiduciosi che la sua attività – affiancata da un maggior coinvolgimento dei cittadini – possa migliorare la qualità di vita del nostro territorio.

Angela Corengia

 

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Visita guidata alla mostra "Ritratto di Famiglia" a Villa Carlotta - Tremezzo - relatroice Maria Angela Previera
Inizio: 22.11.2025, 10:00
Luogo: Villa Carlotta - Tremezzo
Visita alla mostra e pranzo facoltativo al ristorante Rusall

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