| Il Sindaco Alessandro Rapinese |
| 22 Gen 2025 | |||
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RIUNIONE DEL 22 GENNAIO 2025 Il bilancio dei primi due anni di mandato
Nell'immagine Alessandro Rapinese Prima della conviviale vengono presentati due soci, i cui curricula sono sintetizzati in apertura: Stefano Novati da Giacomo Colombo e Veronica Airoldi da Daniele Roncoroni.
Rapinese è un fiume in piena nell’esporre lo stato dell’arte sugli obiettivi del suo mandato, partendo dalla digitalizzazione di tutta la PA: sono già stati digitalizzati 8 dei 9 cimiteri con un investimento di 1,5 mil., è stato attivato il sito Aldilario per la ricerca dei defunti e si sta lavorando sull’archivio comunale. Nessun contributo a pioggia per le associazioni sportive ma finanziamenti di progetti che abbiano al centro valenza sociale; nessun consumo di territorio ma recupero dell’esistente. Interazione con il Terzo settore per la realizzazione di progetti; modifica del piano di assunzioni per razionalizzare il settore personale; nuovo sistema di remunerazione dei dirigenti, con premi a discrezione del sindaco. Il SUAP, i cui dati non sono censiti, è stato riorganizzato ed introdotta la geolocalizzazione per i controlli sul territorio; potenziate le verifiche per il pagamento della TARI che ora verranno ampliate anche all’IMU. E’ stata istituita una nuova modalità di segnalazioni che, attraverso il link “segnalo”, arrivano per argomento direttamente ai dirigenti, con risposte rapide. Le negatività: l’elevato numero di minori stranieri non accompagnati, che ci porta al primo posto in Italia e il patrimonio comunale, oltre 200 milioni di valore, il cui inventario va aggiornato con riscontro in Conservatoria. La nuova linea è in generale quella di “aprirsi al mercato” con partenariati per avere ritorni e contenere le spese. A Mantero, che chiede come mai non siano usciti comunicati stampa su tutto quello che è stato fatto, Rapinese risponde “non puoi parlar bene di te stesso, non è credibile”. Ritiene di avere un controllo quotidiano di ciò che succede e di risolvere velocemente i problemi (es. punto di cottura, controlli con telecamere). A Mondelli, che ha apprezzato la pacatezza dell’esposizione, chiarisce che per Villa Olmo ritiene l’affidamento della gestione una strada percorribile, c’è molto interesse da parte di gruppi economici; ora sono in fase di recupero anche le serre. Per Villa Margherita (Viale Geno), non è stato rinnovano il contratto (rinunciando a 170.000 euro annui) ritenendo l’introito una rendita scarsa; meglio avere in cambio servizi e progetti. Poiché si fa fatica a spendere per mancanza di personale, la cui gestione è comunque monitorata e si sta valorizzando, meglio è esternalizzare servizi e accollare, attraverso progetti di recupero, le spese ai privati per avere risultati significativi per la città. Ove necessario si ricorre ad incarichi esterni per accelerare la soluzione dei problemi. Sul tema sicurezza, sollevato da Brenna, Rapinese fa rilevare che l’Ordine pubblico è competenza del Questore, con il quale si collabora costantemente attraverso il Tavolo della sicurezza. I numeri dei fatti delittuosi sono bassi, ma purtroppo è alta la percezione della pericolosità. Le telecamere sono state aumentate e sono ben chiari i centri del disagio, che vengono presidiati. Con un nostalgico ricordo di Nini Binda alla passata amministrazione di Botta, si chiude la conviviale. Angela Corengia
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