Le celebrazioni voltiane del 2027 a Como |
25 Set 2024 | |||
RIUNIONE DEL 25 SETTEMBRE 2024 II professor Giulio Casati delinea un programma per i duecento anni dalla morte di Volta Nell'immagine: Giulio Casati Giulio Casati esordisce ricordando che il 24.9.1924 nacque il primo comitato per le celebrazioni voltiane: è questo quindi il momento di partire con i programmi per il 2027. La scoperta di Volta ha cambiato il mondo della fisica, ponendo le fondamenta di una nuova filosofia che coinvolge l’arte, la musica, la letteratura, la psicoanalisi, le scienze sociali. Nel 1927 fece storia il convegno a Como, in sala Casartelli al Carducci, dove furono presenti 12 premi Nobel (se ne aggiunsero nove in seguito), al top della fisica mondiale. Era un periodo di grande fermento e Giulio ripercorre il sovrapporsi di teorie sulla struttura della materia, che proprio a Como Niels Bohr portò a definire un dualismo onda-particella. Lo stesso anno a Como furono realizzati interventi permanenti: il faro di Brunate, lo Stadio e il Tempio Voltiano; fu poi acquisita dal Comune Villa Olmo, anche con il concorso di cittadini comaschi e del Comitato per le onoranze di Volta, che acquisì personalità giuridica nel 1926. In Città ci furono diverse manifestazioni temporanee (esposizioni delle industrie idroelettriche, di telefonia, serica, di arte moderna) e numerosi congressi scientifici, oltre a campionati sportivi – nazionali e internazionali –, spettacoli e concerti: fu un grande palcoscenico dove l’Italia mostrava al mondo come onorava il suo grande scienziato. Dopo il 1927 ci furono altre celebrazioni: nel 1945 i 200 dalla nascita; nel 1949 i 150 anni dalla pila; nel 1977 i 150 anni dalla morte, nel 1999 i 200 anni della pila. Ora si tratta di ricordare i 200 anni dalla morte e si sono ipotizzata alcune iniziative: - un grande congresso mondiale di fisici e convegni internazionali; - mostre celebrative (es. dalla batteria all’intelligenza artificiale); - una serie o un film su Volta, che offre diversi spunti anche di natura politica e sociale; - il ripristino di un premio internazionale (il premio italiano per la fisica Francesco Somaini è stato il più prestigioso), sollecitato anche dalla Presidenza della Società europea di fisica: si partirebbe già dal 2025, che per l’Onu sarà l’anno della scienza e delle tecnologie quantistiche; - il ripristino del nome originale Volta all’unità di misura Volt, che il Comune di Como ha già deliberato con impegno al Sindaco e alla Giunta per le necessarie azioni da intraprendere. Altri eventi potrebbero essere un modello di navigazione elettrica, magari con una regata di motoscafi elettrici, la Volta Bike e altri organizzati dai principali comparti industriali. Alcuni potrebbero diventare permanenti: - l’installazione a terra dei medaglioni con tutti i Nobel sul lungolago (Como Nobel walk) con il coinvolgimento della Fondazione Nobel; - la riqualificazione del Tempio voltiano, inserendolo negli EPS (siti storici della fisica); - la valorizzazione della sala Casartelli del Carducci; - l’illuminazione del sentiero Como – Brunate con la sistemazione del percorso che collega la funicolare al faro; - la restituzione alla città della Casa del fascio. Si dovranno affrontare anche temi etico-sociali legati alla perdita e creazione di posti di lavoro, alla dipendenza dalla tecnologia, alle armi autonome, ai robot. L’importante, conclude Casati, è mettersi in moto subito. Per quanto concerne il ruolo della Regione, l’Assessore Alessandro Fermi, presente, informa che sta coinvolgendo tutti i Rettori delle Università lombarde per allargare l’interesse e creare possibili sinergie. Brenna lamenta che il Comune di Como, invitato anche alla conviviale, è il grande assente: la Fondazione Volta è disponibile ad attivare una “mediazione diplomatica”. Lazzarini ricorda che la Società storica comense, che ha già pubblicato atti dei convegni, dedicherà il Periodico 2027 alle attività connesse al bicentenario; inoltre, si potranno ipotizzare articoli specifici che celebrino l’argomento. Secondo Mondelli è necessario coinvolgere il Governo per ottenere fondi. Bordoli è invece convinto che si debbano trovare preventivamente le risorse sul territorio, senza contare su contributi pubblici che potrebbero non arrivare. L’ultima parola a Pietro Berra: a Brunate ci si è già mossi ed è già stato ottenuto un finanziamento Cariplo da destinare alle iniziative voltiane. Roncoroni conclude ringraziando tutti e mettendo a disposizione il club come “veicolo” di sensibilizzazione per la Città. Angela Corengia
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