La barca elettrca |
17 Lug 2024 | |||
RIUNIONE DEL 17 LUGLIO 2024 Il premio professionalità 2024 a Daniele Riva e al Cantiere Ernesto Riva Nell'immagine: Daniele Riva con Daniele Roncoroni Serata conviviale dedicata alle eccellenze del territorio. Stiamo parlando della presentazione avvenuta allo Yacht Club, ospite Daniele Riva. Nella sala gremita di rotariani e ospiti abbiamo potuto conoscere più a fondo la già ben nota attività del Cantiere Ernesto Riva, che è la più antica del nostro lago e non solo, essendo anche il luogo-madre originario dei cantieri Riva di Sarnico. La conviviale è stata preceduta da una presentazione dell’ultimo gioiello prodotto dal cantiere, una barca elettrica, che soci e ospiti hanno potuto provare nel primo bacino del Lario, tema su cui torneremo. Il cantiere porta il nome del bisnonno di Daniele, che ha sviluppato l’attività tra Ottocento e Novecento, così come quello di suo padre, che operò nel cuore del Novecento. La famiglia tuttavia ha una storia nel settore che data oltre due secoli fa: l’inizio di questa avventura risale infatti al 1771, anno in cui il trentaquattrenne Giovanni Rive si installò sulla riva di Germanello, oggi frazione di Laglio, in qualità di “fabbricatore di navi”. La presenza del cantiere è documentata dal 1794. L’attività di costruzione di imbarcazioni destinate ai lavori che si facevano sul lago (trasporto, pesca), che impegnò il cantiere in via esclusiva nel primo secolo di vita, si è via via arricchita di nuove realizzazioni, volte a rispondere alle richieste di un pubblico sempre più vario e raffinato. È il caso delle “inglesine”, barche da passeggio utilizzate da importanti famiglie locali e turisti sempre più numerosi. Ed è anche il caso di barche dotate di motore realizzate anche in versione sportiva per partecipare a gare di velocità. La famiglia, comunque, anche per precisa scelta del padre di Daniele, ha sempre tenuto dritto il timone – per così dire – sulla rotta dell’utilizzazione del legno, anche quando altri materiali sintetici si imponevano nella costruzione nautica. Scelta lungimirante, considerando che la barca di legno, pur rimanendo un settore di nicchia, sta rivivendo una fase di espansione e interesse. Il cantiere per molti anni ha avuto l’attività prevalente di restauro di velieri e motoscafi in legno di ogni tipo e, a questo proposito, va ricordato l’affidamento a Daniele Riva della “Velarca”, un pezzo unico, una barca speciale con funzione di house boat che il FAI ha avuto in dono dai proprietari. Ma l’attività, lungi dall’essere solo di “nostalgica” conservazione di preziose barche d’epoca, si è allargata alla progettazione di mezzi innovativi a motore elettrico. Il cantiere ne ha prodotto vari modelli, che oggi sono utilizzati da alcuni grandi alberghi come mezzo per una mobilità a corto raggio di carattere turistico. Daniele Riva opera in un cantiere moderno, ma ha conservato l’antico cantiere di famiglia a Laglio, che permette a chi ha occasione di visitarlo un affascinante viaggio nel passato. Il sito possiamo dire che sia un piccolo santuario della nautica lariana. Daniele, nel corso della presentazione, ci ha offerto una visione “allargata” dell’attuale mondo nautico lariano, per esempio mostrando l’urgenza di formare e avere maestranze specializzate nelle lavorazioni che interessano il settore. Dunque, l’augurio è che Como si serva delle eccellenze già presenti per estendere e affinare ulteriormente il livello di qualità delle proprie produzioni. La barca che rotariani e amici hanno potuto provare si chiama E-next ed è stata adottata come scafo di punta della propria flotta dal Grand Hotel Villa d’Este. Ha un’autonomia di alcune ore alla velocità di crociera “turistica”, che si riduce alla velocità massima, che peraltro non è un elemento rilevante per l’attività alla quale è destinata. Viene quindi conferito il premio professionalità 2024 a Daniele Riva e al Cantiere Ernesto Riva con la seguente motivazione: “Hanno conseguito nel tempo livelli di eccellenza nell’ambito della loro attività. Alta professionalità e ricerca, uniti ad uno stile di vita professionale e privato caratterizzato dal rispetto dei più elevati principi etici e sociali.” In questo modo il nostro Club si è proposto di dare spazio e rilevanza alle eccellenze del territorio e l’incontro con Riva è un esempio di questo intento, a cui altri seguiranno. Nel corso della serata, è stato spillato Alfredo Caminiti come socio onorario: siamo lieti che rientri a far parte del club, riproponendo quello che è stato per molti anni il nostro fiore all’occhiello, il progetto "Salva un bambino".
Cesare Baj
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