Il Festival della luce |
15 Mag 2024 | |||
RIUNIONE DEL 15 MAGGIO 2024
Giulio Casati e Franco Brenna illustrano il programma 2024
Nell'immagine: Giulio Casati, Mariangela Ferradini e Franco Brenna
Come le rondini a primavera.. puntuale l’edizione del “Festival della luce”, che Ferradini introduce ricordando con orgoglio che nacque da un’idea del nostro Franco Brenna. E’ proprio Franco a ripercorrerne la genesi: fu uno scambio di occhiate con Giulio Casati per cercare qualcosa che ricordasse Volta, poco celebrato malgrado sia forse uno dei più illustri concittadini: Fondazione Volta sposò da subito l’iniziativa e siamo ora all’XI edizione. L’evento ha portato a Como, in questi anni, undici premi Nobel; quest’anno è in tono un po’ minore ma il programma è comunque ricco. Oltre a Giulio Casati, instancabile organizzatore e presidente del Comitato scientifico, ha collaborato tra gli altri anche il nostro ex socio Federico Canobbio: il tema sarà “Luce e tempo: scienza, filosofia e arte.” Si aprirà il 16 maggio (giornata internazionale della luce) e si articolerà su sei eventi, che coinvolgeranno anche altri soci del Baradello (Cesare Baj, Fabio Monti e Filippo Galli) come protagonisti di incontri. Il Festival poi si interseca con le celebrazioni del Bimillenario Pliniano, che vede Fondazione Volta tra gli organizzatori. A Giulio Casati il compito di entrare in dettaglio: la prima giornata avrà come protagonista, tra l’altro, il filosofo Edoardo Boncinelli, cui verrà conferito il premio “Giulio Giorello per la filosofia della scienza” (Giorello fu uno degli indimenticati protagonisti del Festival). Le sedi degli incontri sono diverse, con una trasferta anche a Pellio Intelvi per ricordare Maria Corti. In Camera di Commercio un interessante dialogo tra il nostro Filippo Galli e il teologo Giulio Maspero, che fu allievo di Casati (conseguì un dottorato in fisica a Como) e ora è professore ordinario di teologia dogmatica alla Pontificia Università della Santa Croce. Al Collegio Gallio Cesare Baj, che interagirà con Fabio Monti, costruirà un orologio solare e sempre Baj parlerà di tempo in Camera di Commercio con il filosofo Fabio Gabrielli. L’ultima giornata vedrà protagonista la presidente del Comitato Nobel per la fisica dell’Accademia reale svedese Ellen Moons e sarà l’occasione per parlare anche di una rivalutazione della figura di Volta, di cui nel 2027 ricorrerà il bicentenario dalla morte. Le precedenti celebrazioni risalgono al 1927, con un famoso congresso che si tenne a Como e che ospitò tra l’altro Niels Bohr, Nobel per la fisica nel 1922. Casati descrive poi interessanti teorie sulla luce (considerata onda o materia), che proprio grazie a Bohr, nel 1927, fu classificata sia onda che materia. Lo stesso anno venne anche inaugurato il Faro a Brunate e realizzato il Tempio (entrambi dedicati a Volta) donato da Somaini, inaugurato poi nel 1928. Il Comune di Como acquistò Villa Olmo anche con il sostegno della comunità e si conclusero i lavori dello stadio. Furono celebrazioni ricche di eventi (mostre di arte moderna, congressi scientifici, manifestazioni sportive e culturali) e il presidente del Centenario fu Mussolini. Ora si sta già riflettendo sul 2027, ipotizzando interventi anche di carattere permanente: si ripropone la Nobel Walk, con medaglioni incastonati a terra raffiguranti i premi Nobel per la Fisica (dal Tempio Voltiano alla scultura di Liebeskind e ritorno) e si auspica una riqualificazione del Museo Voltiano per rilanciarlo. C’è anche l’idea di proporre il cambiamento dell’unità di misura della tensione elettrica da Volt in Volta (che deve però transitare attraverso organismi internazionali) e quella di ripristinare un premio Volta per la fisica a livello europeo (a Como c’era il premio Somaini, molto ambito). Aprendo gli interventi, Roncoroni propone l’istituzione immediata di un Comitato per le celebrazioni, in modo da poter formulare iniziative per il 2027 e Mondelli – che sarà il presidente 2026/2027 - si mette a disposizione per collaborare come club, insieme con il Como, almeno a un progetto. Pomentale suggerisce il recupero della Torre Gattoni e Capsoni propone di portare avanti la richiesta di intitolare a Volta l’Aeroporto di Malpensa. Ferradini, ringraziando i relatori, auspica che si riesca a coinvolgere, in un grande progetto, tutti i club di servizio comaschi. Angela Corengia
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