La Paul Harris Fellow a Luca Levrini
17 Apr 2024

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RIUNIONE DEL 17 APRILE 2024

 

La relazione di Luca Levrini su “Como – Città creativa Unesco”

 

Nell'immagine: Luca Levrini, Costanza Ferrarini e Mariangela Ferradini



La conviviale si apre con la consegna della PHF a Luca Levrini con le seeguenti motivazioni:

“Figlio del caro amico Aurelio, già presidente del Rotary Club Como Baradello, Luca, sin da giovanissimo, ha avuto l’occasione di apprendere e apprezzare le qualità dell’”essere rotariano”. Nel corso della sua vita, ha sempre voluto post-porre i propri interessi rispetto al suo ideale di vita improntato al servizio nei confronti della società. Questi aspetti del “saper servire al di sopra dei propri interessi personali” si sono precocemente manifestati attraverso la sua carriera professionale e universitaria, nell’ambito della quale è velocemente assurto al ruolo di Ricercatore, quindi Professore Associato presso l’Università degli Studi dell’Insubria, fornendo ampie prove di alta qualità scientifico/sanitaria sia in ambito assistenziale che didattico e soprattutto di ricerca, fino ad essere chiamato a ricoprire la Direzione della Scuola di Specializzazione in Ortodonzia e Funzione Masticatoria. Ma è nel suo spirito poliedrico e visionario ed extra professionale che la rotarianità di Luca Levrini spicca: porsi al servizio del proprio territorio, della sua comunità, della propria città di appartenenza, attraverso la promozione di molteplici forme di iniziative socio-culturali mirate al miglioramento delle conoscenze, particolarmente focalizzate in senso umanistico e sociale. Un impegno trasversale, politico e non partitico, tollerante e visionario, teso a creare unioni. E’ felice tessitore di rapporti umani tra le varie categorie sociali e professionali, caratteristiche che gli hanno permesso di assumere, già da due mandati, la presidenza della Fondazione Alessandro Volta, che da anni promuove, tra l’altro, il “Festival della luce”. Attraverso quest’ultima, e insieme ad altre importati forze istituzionali e private del territorio, ha permesso alla città di Como, nel 2021, di elevarsi a Città Creativa UNESCO per il cluster dell’Artigianato tessile e della moda sostenibile. Attualmente è in prima persona impegnato nel favorire le molteplici manifestazioni legate al Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio e sicuramente futuro attore delle ormai prossime Celebrazioni per il Bicentenario della morte di Alessandro Volta previste per il 2027.

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Levrini, che commosso ringrazia per il riconoscimento,  ricorda l’affinità tra il Rotary e l’Unesco, che basa la sua missione su alcuni principi fondamentali: costruzione di una cultura della pace, eradicazione della povertà, sviluppo sostenibile e dialogo interculturale attraverso l'educazione, le scienze, la cultura, la comunicazione e l'informazione. L’agenzia dell’ONU “Unesco” fu fondata a Parigi nel 1945 con la seguente motivazione: “poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace”.

Proprio in occasione della nostra conviviale del 7 ottobre 2021 fu presentata la candidatura di Como come “Città creativa Unesco,” riconoscimento poi ottenuto l’8 novembre successivo per “Artigianato e arte popolare”. Convinte furono le Istituzioni a sostenere la candidatura, in primis il Comune di Como con Mario Landriscina (il Sindaco, con Fondazione Volta, è al centro del sistema), la Provincia, gli Enti territoriali e la Regione Lombardia. Essere Città creativa significa riconoscere cultura e creatività come principali leve per lo sviluppo. Ne conseguono:

-         un’esperienza e un valore che devono essere condivisi (l’Italia ha 14 città creative che interagiscono con le altre nel mondo);

-         un modello che aggrega il territorio;

-         un ruolo di responsabilità dei cittadini (cittadinanza attiva).

Le leve su cui lavorare in maniera sostenibile sono la creatività e la cultura; in particolare l’agenda 20/30 – punto 11 – mira a rendere le Città “inclusive, sicure e resilienti”, ma solo il 20% degli obiettivi è stato raggiunto (mancano ancora sei anni). Meglio il risultato sul punto 12 (consumo e produzione sostenibile), che ha raggiunto il 40% dei programmi.

Importante è difendere e stimolare la creatività e valorizzare gli strumenti della cultura classica. Confortanti i dati sul sistema “produttivo culturale” a Como, con 250.000 occupati (terza dopo Milano e Monza Brianza anche per valore aggiunto). La città è in grado di far rete e di raccontarsi ma ha un punto di debolezza nella perdita di identità: è necessario che ogni progetto realizzato segua un principio di coerenza con il proprio “City branding”.

La parola passa a Costanza Ferrarini, Creative manager per Unesco - con un’importante esperienza a Parma (Città creativa per il cibo) – che coordina coloro che partecipano al progetto perché poi bisognerà rendicontare tutto.

La settimana della creatività a Como ha visto svolgersi 35 eventi grazie ad un’azione di rete globale. Noi decliniamo l’”Artigianato e l’arte popolare” con la tradizione serica, che si è evoluta puntando sulla sostenibilità e ha creato connessioni con l’arte, la cultura e la ricerca.

A Mondelli Ferrarini chiarisce che tra gli obiettivi raggiunti ci sono:

-         la rete con le altre 13 Città creative italiane, che ha consentito di conoscere best-practice e sviluppato azioni da promuovere in tutto il territorio italiano;

-         la capacità di progettazione sinergica per accedere a bandi nazionali ed internazionali;

-         la formazione, che ha raggiunto mille studenti in un anno attraverso tutte le forze che collaborano.

Inoltre, il brand Unesco è una leva importante per il turismo.

Panini fa rilevare che c’è uno scarso coinvolgimento dei cittadini: a Venezia sta naufragando il “sistema Vetro” perché si stanno perdendo le conoscenze al di fuori degli addetti ai lavori e dei pochi interessati.

Sulla scarsa comunicazione esterna concorda Levrini, che auspica, oltre ad un miglioramento, una raccolta documentale che testimoni tutto quello che si sta facendo.

Angela Corengia

 

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