13 E 14 APRILE 2024

Un fine settimana a Brescia e in Franciacorta

Alle ore 7.30, con grande puntualità da parte di tutti i partecipanti al punto di ritrovo, a bordo di uno spazioso pulmino siamo partiti alla volta di Brescia, dove siamo arrivati alle 9.00: dalla piazza Arnaldo da Brescia abbiamo iniziato il nostro tour.

Ci attendeva la guida, simpatica e preparata, una signora innamorata della sua Brescia che, dopo una breve ma interessante esposizione su origini e storia, ci ha accompagnato alla scoperta della città.

Brescia è stata una grande rivelazione, perché nel comune pensiero è una città prettamente industriale, dedicata alla produzione dell’acciaio e alla meccanica in generale; è risultata invece una città dolce, di grande cultura, amante dell’arte e della bellezza, che ha nascosto per timidezza e ritrosia le sue splendide opere.

Molto interessante è risultata la visita al museo di Santa Giulia, monastero longobardo, dove abbiamo potuto ammirare le rovine romane con stupendi mosaici e affreschi, oltre ai reperti longobardi e le visite alle chiese del comprensorio, affrescate. Tutto ciò ci ha fatto comprendere l’importanza di Brescia “Brexia” già ai tempi dei romani.

Proseguendo sulla “via dell’Unesco”, dal monastero Santa Giulia siamo arrivati al cospetto del Tempio capitolino della Triade romana, dove è stata scoperta ed ora esposta la statua della “Vittoria alata”, simbolo di Brescia e del risorgimento Lombardo. Anche qui siamo rimasti tutti meravigliati alla vista del Tempio - in mezzo agli edifici moderni - dai bellissimi affreschi e di tutti i complessi che il parco archeologico comprende.

Dopo un pranzo all’aperto in una stradetta adiacente al ristorante, la guida - prima di iniziare il tour delle principali piazze di Brescia - ci ha mostrato una curiosità: la piccola chiesa di “San Faustino a riposo”, che è un misto tra un trullo e un comignolo austriaco.

Passeggiando, abbiamo poi ammirato le quattro piazze della città che rappresentano le varie epoche storiche: Piazza del Foro, cuore dell’antica Brixia, la piazza medievale Paolo VI, già piazza Duomo, con due Cattedrali: una rotonda, medioevale e una più moderna, barocca, oltre il Broletto; poi la piazza della Loggia, la più famosa di Brescia, che rappresenta il rinascimento e il periodo del dominio veneziano e la più recente di epoca razionalista piazza Vittoria, dove ci ha molto colpito la scultura “Il peso del tempo sospeso”, un rinoceronte sospeso che ricorda il periodo del covid: Brescia, con Bergamo, è stata molto colpita dalla malattia.

Infine, ci siamo diretti al museo delle “Mille miglia” e qui credo sia spuntata qualche lacrimuccia a molti partecipanti: i bolidi esposti, trasudanti bellezza e storia, ci hanno riportato indietro non solo, per alcuni, alla giovinezza, ma, soprattutto, al periodo bellissimo del nostro paese pieno di sogni, speranze ed illusioni.

Lasciati i bolidi con molta riluttanza, ci siamo diretti ad Iseo, dove abbiamo trovato alloggio in un piacevole e simpatico hotel e qui stanchi, ma felici, abbiamo riposato in attesa della cena. Questa è stata la ciliegina sulla torta: il ristorante stellato “Radici” ci ha deliziato con cibi e bevande di ottima levatura.

Qui si conclude il primo bellissimo giorno della nostra gita.

Il mattino seguente, dopo un fugace giro ad Iseo (che tutti avrebbero gradito essere un po' più lungo), ci siamo diretti alla secolare azienda agricola Mosnel, in Franciacorta: qui siamo stati introdotti a tutte le meraviglie e i segreti della produzione delle bollicine.

Dopo la gita alle cantine, abbiamo degustato vari tipi di spumante e contemporaneamente abbiamo pranzato. Poi - dopo aver acquistato un po' di bollicine - con ritrosia abbiamo ripreso la strada di casa.

Carlo Ponzecchi