Ruota libera con sorpresa
20 Mar 2024

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RIUNIONE DEL 20 MARZO 2024


Si festeggia la “prima donna" del club


Nell'immagine Gianna Ratti con Mariangela Ferradini



La sorpresa da tempo non è un mistero: è la presidente, comunque, a “svelare” che la nostra Gianna ha chiesto di poter festeggiare il suo compleanno anche con gli amici del Rotary Baradello. Gianna è sempre stata molto “riservata” sulla sua età e questa è davvero una notizia che ci conferma che il club è una grande famiglia.

E’ Serena Brivio a esordire, con la lettura del testo che gentilmente ci ha lasciato:

“Cosa dire della Gianna? Della signora Gianna Ratti, così l'ho conosciuta quando il cavaliere Enzo Ratti mi ha chiamata per inaugurare il centro Bennet di Montano.

Una persona unica, la prima donna manager nel settore della grande distribuzione con una visione e una capacità di anticipare i gusti e i consumi del pubblico non comuni. Un'imprenditrice sempre in prima linea, in grado di creare e trascinare il suo team. Con il bastone e la carota.

Quando veniva aperto un nuovo Centro commerciale controllava minuziosamente il reparto non food, quello che si era inventata, scaffale dopo scaffale. Ricordo un episodio divertente. Prima della cerimonia ufficiale era tradizione tenere una conferenza stampa con i giornalisti locali, nazionali e di settore. Il direttore di una testata molto qualificata a un certo punto mi domandò: ma dov'è la signora Gianna Ratti? Io risposi: sta navigando a bordo del suo yacht nel Mediterraneo. Gianna stava sistemando degli oggetti proprio nello scaffale dietro le nostre spalle. Grande lavoratrice, ieri e ancora adesso. E persona sempre positiva, che sa dare la spinta giusta al momento giusto. Animata da una grande curiosità: abbiamo fatto parecchi viaggi insieme e mi ha sempre colpito la voglia di scoprire nuove cose e soprattutto, a differenza di altre amiche, Gianna è una compagna di viaggio ideale, non si lamenta mai, cerca di trovare sempre il bello anche nelle esperienze negative o deludenti. Altra dote non comune.

E adesso passiamo all'amica: sincera, se fai qualcosa di sbagliato non te lo manda a dire. Ma presente e generosa. Per questo le voglio, le vogliamo un mondo di bene.”

Serena Brivio

Serena legge poi il contributo di Giorgio Gandola:

“Giovane dentro.

Ricordo la descrizione di una Topolino giardinetta con le finiture in legno.

Ricordo i tuoi occhi brillare mentre elencavi i sogni, i viaggi, le sfide da vincere per conquistare la modernità accanto a Enzo.

Ricordo la determinazione di un'imprenditrice vera, capace di imporsi con la forza del carattere e delle idee in un mondo di uomini.

Ricordo l'orgoglio di essere comasca, profondamente vicina alla tua città e al tuo territorio.

Ricordo la revisione dei testi di quel libro, che tu volesti intitolare “il Fondatore”, con la brillante consulenza di Serena Brivio e lo sguardo vigile di Annalisa Fasola.

Ricordo la tenerezza - sempre - verso la tua famiglia, motore di ogni conquista.

Ricordo la corsa per non arrivare in ritardo con la pubblicazione, la scelta delle fotografie, l'attenzione professionale di una donna sensibile e determinata perché ogni dettaglio fosse curato al meglio.

Ricordo una grande storia d'amore e un pianoforte bianco.

Buon compleanno Gianna.”

Giorgio Gandola

E’ poi la volta di Angela:

“Carissima Gianna, è facile immaginare che nella vita tu sia sempre stata una “prima donna”, perché la strada verso il successo inizia in un periodo in cui la gran parte delle donne poteva essere solo “moglie di” o “figlia di”, per emergere. Sei stata accanto al tuo amato Enzo, è vero, ma non certo in ombra, perché hai costruito con lui la storia del Bennet.

E volente o nolente fai parte della storia del Baradello e ne sei un cardine.

Hai aperto la strada a Fulvia e a me, erano anni in cui non si voleva ammettere donne; abbiamo avuto persino qualche difficoltà, all’inizio, a sederci al tavolo dei “saggi”. Per loro tu non eri minimamente paragonabile a noi, giocavi in un altro campionato. Ti associavano ad Enzo, che era stato un rotariano di grande valore, ma con la consapevolezza (magari non dichiarata) che tu incarnavi autonomamente i valori rotariani, in particolare l’amicizia, lo spirito di servizio e la grande professionalità. Noi avremmo dovuto dimostrare di “meritare” lo strappo alla regola.

Ti sei portata – pur con l’aiuto di Michele e dei tuoi validi collaboratori - il peso di un’azienda che non finiva mai di crescere: mi ricordo gli anni in cui, orgogliosa, ti sedevi a tavola e dicevi: “sabato inauguriamo a…, siamo a 50”. E i numeri dei Bennet continuavano ad aumentare, come quelli dei dipendenti, di cui vai giustamente orgogliosa. E ancora i tuoi giri del mondo, a cercare idee e nuovi prodotti.

Mi sono molto divertita con te, sempre. Presenza costante alle trasferte a Colmar e Cagnes (una volta ci hai messo a disposizione anche un pulmino che ha guidato Daniele), instancabile, ti ostinavi ad esprimerti in italiano con gli amici francesi, convinta che sarebbe sata loro cortesia parlare la nostra lingua per dovere di ospitalità.

Generosa, sostieni – in silenzio - tante buone iniziative e per gli amici della Casa di Gino riempi ogni anno scatoloni che fanno la loro felicità.

Allegra e piena di voglia di vivere, anche quando hai dolori e ti sforzi di non “esibirli”; sempre chic, con il tuo immancabile rossetto che “ripassi” dopo pranzo perché devi presentarti perfetta al rientro in ufficio. Ma è la passione forte per il tuo lavoro, che continui a svolgere con l’impegno di sempre, a renderti grande, a fare di te, come ti ho sempre detto, il modello di sviluppo – irraggiungibile peraltro - di molte donne.

Carissima Gianna, sai che ti vogliamo bene. Per questo non festeggeremo gli anni passati. La torta e lo champagne che porti oggi sono per gli anni che verranno, ancora pieni della tua vivace presenza.

Un grande abbraccio da noi tutti.”

Angela

E’ una Gianna molto emozionata che prende poi la parola: è orgogliosa di far parte del Rotary ed è felice di festeggiare con noi. “Grazie, grazie, grazie”, dice quasi sommessamente, “non riesco a dire altro.”

Dopo il taglio della splendida torta e il brindisi con lo champagne, Camillo Vittani racconta che da sempre sa l’età di Gianna, ma non l’ha mai divulgata. La conoscenza risale agli anni 60, quando si ritrovava con amici in una casa sopra Lenno e del gruppo faceva parte Enzo Ratti, sempre con una ragazza diversa. Sino a che, un bel giorno, arrivò con Gianna: era chiaro a tutti che “era stato incastrato”.rotary_baradello_24_gianna3

Augusto Panini ricorda un viaggio in Libia: una compagna di viaggio straordinaria; pur con una profonda ferita procuratasi i primi giorni, curata e coccolata da tre medici, non si lamentò mai.

Giuliano Collina ha realizzato un grande ritratto di Gianna ed Enzo: Gianna è l’unica persona da lui ritratta sorridente.

Ave Rossi descrive una dote nascosta: grande esperta di cartomanzia (professionale anche in questo), fece scoprire al padre un “amorino” che Ave avrebbe voluto tenere nascosto.

Fulvio Capsoni desidera ringraziare Gianna, a nome di tutti i comaschi, per il suo amore per la città, che ha condiviso con Enzo.

E’ poi Roberto Dotti a concludere, per ringraziarla per il sostegno alle attività rotariane. Contribuì al service di Agterberg per l’inoltro in Africa dei vaccini, inserendo pallet di giochi per bambini degenti in Ospedale. Fu lo sponsor principale dell’anno da Governatore di Roberto e generosa finanziatrice   dei progetti per i bambini palestinesi. Sempre disponibile e cordiale, non ha mai detto no a una richiesta.

Auguri ancora, Gianna carissima, la “prima donna”, in tutti i sensi, del Rotary Baradello.

Angela Corengia

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Riunione sospesa per festa nazionale
Inizio: 01.05.2024, 14:00
Luogo: sospeso
La consueta conviviale del mercoledì è sospesa perchè è la festa dei lavoratori

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