Il programma Rotaract Como |
06 Set 2023 | |||
RIUNIONE DEL 6 SETTEMBRE 2023
Gioia Fertonani, presidente Rotaract Como, delinea il programma 2023-2024
Nell'immagine: Gioia Fertonani Per il secondo anno consecutivo Gioia Fertonani è presidente del Rotaract Como. In apertura di conviviale, diamo il benvenuto a Janne Defevere, belga, ospitata per lo scambio lungo dalla famiglia Galdini (tutor Francesca Nembri): frequenterà il Liceo Ciceri. Luca Pellegatta riassume poi la conclusione del progetto LariOrti, che ha raggiunto le città italiane interessate dai festeggiamenti del bimillemario Pliniano. Gioia espone quindi il programma del Rotaract Como, che attualmente ha venti soci attivi, quattro nuovi soci e tre aspiranti. Il Club sta affrontando un cambio generazionale, tanto che nel consiglio i “vecchi soci”, che Gioia definisce “Mentori”, sono affiancati – in una sorta di doppio incarico - dai più giovani (“Allievi”), che acquisiscono sul campo le esperienze. “I dare you” è il motto del suo anno, una sfida prima di tutto verso sé stessa che si presenta per il secondo anno come presidente. Gli obiettivi sono quelli consueti: mettere al centro i valori, la formazione e la necessità di rinnovamento. I progetti, dopo la pausa Covid, riprendono da quelli che caratterizzano il Club: l’appoggio a Per Como pulita e attività di supporto alle raccolte fondi di Sclerosi e Como Cuore; verrà poi rimodulato il Teddy Bear con la presenza in Ospedale. Importante l’attività distrettuale e quella di formazione dei giovani soci; le riunioni saranno all’insegna della conoscenza e della crescita personale, senza scordare le iniziative ricreative che creano coesione tra i soci. Ferradini prende quindi la parola per sottolineare un’importante modifica a livello di R.I.: è stato abolito il limite d’età per l’accesso e la permanenza nel Rotaract, che entra a tutti gli effetti a far parte della “Galassia” Rotary come un qualsiasi club rotariano. In questo modo sarà sempre più complicato il passaggio Rotaract-Rotary e la modifica ha un evidente scopo “politico”: aumentare nel mondo il numero dei club. Anche Mantero ritiene sbagliato quanto deciso a livello internazionale; Gioia fa presente tuttavia che, come regolamento interno e sempre che sia regolare l’operato, è stato posto il limite d’età a 35 anni. Dotti segnala che i dati complessivi usciti da Singapore non evidenziano particolari problemi di cali (sia per numero di club che per quello di soci); pensa che questa decisione eviti scollature tra il Rotaract e il Rotary e dovrebbe incentivare il passaggio nei club “adulti”; importante sarà poi una formazione costante comune. Longatti ritiene che un diverso modo di pensare dei giovani possa essere di giovamento ai Rotary, che in questo modo si “svecchiano” con idee nuove. Pomentale osserva quanto poco sia serio effettuare una selezione di un nuovo socio a 18 anni, visto che poi farà comunque parte dei club rotariani; Franco Brenna condivide le perplessità: il Rotary è una carriera di meriti e di abilità, non di semplice appartenenza. Saremo comunque sempre al fianco dei giovani, anche se Roncoroni ritiene che a questo punto il contributo annuale sia superfluo. E Ferradini si augura che questi cambiamenti portino nuova linfa ai club, con un passaggio più agevole dal Rotaract. Angela Corengia
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