La società Storica Comense
10 Mag 2023

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RIUNIONE DEL 10 MAGGIO 2023


La relazione del presidente Sergio Lazzarini e il contributo di Alberto Longatti sulla cognizione del tempo, oggi


Nell'immagine: Cesare Baj, Alberto Longatti e Sergio Lazzarini

 


Durante la conviviale del 10 maggio si è parlato di ‘storia’.

L’occasione è stata offerta dalla recente pubblicazione di un nuovo numero del Periodico della Società Storica Comense, la rivista che dal 1878 tratta gli argomenti del lungo ed importante passato della città e del suo territorio.

Sergio Lazzarini, presidente della “Società storica Comense”, ha svolto una presentazione non solo del volume del Periodico e degli articoli che contiene, ma anche di un ulteriore libro ‘fresco di stampa’ che la Società Storica ha pubblicato nella serie di monografie ‘Raccolta Storica’, edite parallelamente al Periodico. Si tratta di uno studio storico-economico sulle vicende dei commercianti comaschi nel Seicento, scritto da Giancarlo Galli, “Il contado in città”. Il volume ripercorre le vicende delle manifatture e dei commerci a Como lungo il secolo XVII, sia attraverso l’utilizzo di fonti già note, di cui si dà una rilettura alla luce della storiografia più recente, sia mediante l’impiego di materiali del tutto inediti, in particolare gli archivi notarili cittadini. Lo studio illumina i decenni della cosiddetta crisi del Seicento, quelli compresi fra 1600 e 1630, constatando una grande capacità del ceto mercantile comasco di reggere all’urto delle difficoltà con intelligente flessibilità.  Il volume illustra i percorsi dei principali attori di questa avventura economica, che lasciò spazio sia ai mercanti di antica tradizione, che seppero ben adattarsi al nuovo, sia agli artigiani che si servirono della seta anche come uno strumento di promozione sociale.

Sergio Lazzarini

Successivamente Alberto Longatti ha trattato in modo coinvolgente e acuto il concetto di ‘storia’. Questo è il contributo che ci ha fatto pervenire, con il titolo “Ostaggi del presente”.

“Viviamo in un tempo ostaggio del presente e timoroso del futuro. Quanto al passato c'è chi sostiene la sua progressiva distruzione da parte delle generazioni più giovani (come ad es. Adriano Prosperi in "Un tempo senza storia", Einaudi ed.). A parte l'evidente considerazione che è impossibile ragionare sul presente della nostra vita dato che se tentiamo di esaminarne il contenuto è già dietro le nostre spalle, lo smantellamento del passato si produce piuttosto con un'operazione di smembramento, ovvero con il richiamo di fatti e personaggi di un periodo piuttosto che in un altro senza peraltro ricostruirne il contesto e chiarire i presupposti di ogni evento.

Questa operazione tende ad imporre delle scelte, magari con qualche pretesto d'occasione (per es., gli anniversari), negando che il tempo consista in un flusso continuo e che quindi ciò che accade oggi ha certamente nel passato prossimo o remoto un'origine o un rapporto di causa/effetto. Tutto ciò che non ci interessa al momento o che appare in conflitto con la concezione del nostro essere in quanto tale o nei confronti della società viene eliminato con il metodo spiccio della "cancel culture" di moda, dominati come siamo da un eccesso di informazione sul quotidiano. Siamo infatti condizionati da un bombardamento di notizie derivanti da fonti diverse, senza peraltro poter distinguere il vero dal falso e preferiamo astenerci da ogni giudizio, con un procedimento di anonima catalogazione (il mindfulness) che aveva già ipotizzato il buddismo con un intento sanatorio, cioè di evitare i traumi derivanti da errori commessi o fatti dolorosi del passato.

I difensori del mantenimento di attenzione e di studio della storia trascorsa ritengono invece che la cognizione sempre più precisa di ciò che è accaduto ieri o l'altroieri non può che illuminare meglio ciò che accade ora, guidando i nostri passi verso un futuro che la velocità dei continui cambiamenti che caratterizza la nostra era rischia di far diventare sempre più oscuro. Anzichè rinnegare il passato per ostinarci a definire soltanto "attuale" ciò che ci fa più comodo riesumare sarebbe quindi più opportuno conoscerlo meglio, magari ricorrendo a nuovi mezzi di indagine come il cosiddetto "metaverso" che consente di entrare virtualmente in mondi paralleli per esplorarli da vicino.”

Alberto Longatti

 

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Luogo: sospeso
La consueta conviviale del mercoledì è sospesa perchè è la festa dei lavoratori

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