RIUNIONE DEL 26 OTTOBRE 2022

Cesare Cardani – Coordinatore per il Distrettto 2042 del progetto - aggiorna sulla vicina eradicazione della polio

Nell'immagine: Paola Mognoni - AD Gruppo Lario -, Cesare Baj e Cesare Cardani

Come avviene da alcuni anni, ogni 24 ottobre il Rotary International, di concerto con l’OMS, ricorda a tutti i suoi associati ma anche a tutto il mondo, la promessa di eradicare la poliomielite (malattia che può portare ad una paralisi periferica asimmetrica – generalmente un arto inferiore – dovuta ad un virus e che si può combattere solo con la vaccinazione). Molti Distretti Italiani hanno preparato vari tipi di manifestazioni , anche con la prospettiva di raccogliere fondi, per dare testimonianza dell’impegno più che quarantennale del Rotary e per rendere consapevole l’opinione pubblica della necessità, confermata anche dalla comparsa di recenti casi della malattia in Paesi Occidentali e finiti all’onore delle cronache internazionali, di proseguire e portare fino in fondo l’opera iniziata, perche’ lo scopo è quello di arrivare a 0 casi di poliomielite nel mondo.

Anche il nostro Club ha voluto onorare questo impegno del Rotary International: di concerto con il Rotary Como, nelle ore notturne del 23 e del 24 ottobre, la fontana di Piazza Camerlata si è illuminata con i colori rosso e giallo che identificano il progetto End Polio Now (EPN). Due soci dei due club comaschi hanno anche presentato alla stampa, davanti alla bellissima fontana illuminata, il progetto.

Abbiamo poi ospitato, nella conviviale del 26 ottobre, il Coordinatore del nostro Distretto per EPN: Cesare, noto e caro amico del nostro Club, ci ha informato e aggiornato sullo stato del progetto.

Il progetto EPN ci accompagna dal lontano 1979 quando, grazie all’idea proprio di un Club Italiano e a noi vicino (RC Treviglio) è iniziata la lotta contro la poliomielite. Ma come mai questa lotta si prolunga da così tanto tempo? Ci sono enormi difficoltà nell’eradicazione della malattia ma ci troviamo però in una congiuntura che potrebbe portarci veramente alla sua completa eradicazione (prevista per l’anno 2026). Il R.I., per realizzare questo progetto, si è legato ad alcuni partners (prevelentemente OMS, UNICEF e Fondazione Gates), raggiungendo degli incredibili risultati: grazie alle vaccinazioni effettuate, si è passati dai 350.000 casi segnalati alla fine degli anni ’80 agli attuali 240 con una riduzione dei casi pari al 99%! La poliomielite è endemicamente presente in Afganistan e Pakistan ma di recente, per i veloci spostamenti delle persone e per la comparsa della variante vaccinale del virus, è ricomparsa anche in Africa, USA, Inghilterra, Israele: l’introduzione di vaccini preparati con virus sempre inattivo dovrebbe a breve limitare ulteriormente i casi. E’ chiaro che tutti, e soprattutto i bambini, vanno vaccinati contro il virus che origina la poliomielite. In Italia i vaccinati (da noi la vaccinazione è obbligatoria per i bambini dal 1966) sono il 90% della popolazione: dato che indica da una parte che siamo nella situazione sufficiente ad impedire la propagazione del virus ma che segnala comunque come ci sia un 10% di cittadini che anche da noi corrono il rischio di infettarsi.

L’impegno economico del Rotary (Fondo Polio-Plus) è stato ed è notevole, rappresentando il 10-12% del contributo totale alla lotta contro la malattia (circa 150 milioni di dollari dall’inizio del progetto). Questo importante e condiviso impegno economico, a cui si stanno aggiungendo fondi provenienti da molti Stati (noi italiani partecipiamo come Unione Europea), è finalizzato non solo all’acquisto dei vaccini ma anche e soprattutto al monitoraggio della situazione e ai costi del personale impiegato.

A conclusione dell’interessante ed importante relazione, Cesare ci ha segnalato la recente costituzione della “Polio Plus Society”: società appoggiata dal R.I., nata per incentivare le donazioni personali dei soci rotary e non (indipendentemente dalla quota normalmente versata da ciascun club alla Polio Plus) e per favorire la “cultura” del dono.

Mariangela Ferradini