RIUNIONE DEL 12 OTTOBRE 2022

La relazione della presidente Irma Missaglia, nominata Socio onorario

Nell'immagine: Irma Missaglia con Cesare Baj

Torna a trovarci Irma Missaglia, ora Presidente di Sim-patia, che in più occasioni abbiamo avuto modo di apprezzare in passato. L’occasione è anche quella di nominarla “socio onorario” con le seguenti motivazioni: “PHF del nostro Club e Cavaliere della Repubblica. L’attenzione, la professionalità, la tenacia, fanno di Irma una persona che ha contribuito e contribuisce allo sviluppo del terzo settore. La sua filosofia è “non fermarsi mai”, pensare sempre a nuovi servizi innovativi per rispondere ai bisogni delle persone più fragili. Professionalità e dedizione hanno reso la Cooperativa Sim-patia una delle eccellenze del Territorio e non solo. Saprà sicuramente dare valore aggiunto ai nostri progetti.”

Baj sottolinea il suo grande impegno nell’assistenza dei disabili, con un valore aggiunto che è quello di una continua ricerca per trovare soluzioni innovative: Irma, ringraziando, si dice orgogliosa di entrare nella nostra “famiglia”.

Generosa e modesta come sempre, vuole ricordare che dietro ai risultati di Sim-patia c’è una “squadra” (oggi qui rappresentata anche da Serena Villa, coordinatore generale) e, se non ti volti dall’altra parte, devi darti da fare, perché i bisogni sono infiniti.

Proietta un video che ha ottenuto il premio speciale (settore Riabilitazione) alla 3° edizione dell’Health for All Film Festival dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra mille elaborati presentati: il messaggio è che non si deve spegnere la speranza. L’OMS, dopo aver studiato il sito di Sim-patia e preso atto di tutti i progetti innovativi attivati in questi anni, ha chiamato la Cooperativa a far parte del gruppo OMS mondiale di riabilitazione: questo offre una visione ampliata sulla ricerca e risposte che in Italia non sempre sono facili da ottenere.

Irma ripercorre un po’ la storia: Sim-patia nasce per rispondere ai bisogni delle famiglie impossibilitate a prestare assistenza continua (quindi come centro diurno per 18 ospiti), ma garantisce anche accoglienza a 28 utenti e sperimenta progetti di autonomia. Attualmente ha 56 dipendenti, 10 liberi professionisti e un ricco volontariato, con una visione che Irma definisce “fuori dagli schemi ma dentro le regole”.

E’ un centro di ricerca e polo tecnologico nato in collaborazione con il Polimi, ora gestito in autonomia grazie all’ingegner Nicola Liboni. Lo ricordiamo nostro ospite, giovane professionista appena entrato in Sim-patia, che ci presentava le prime sue “invenzioni” e lo abbiamo poi ritrovato, in occasione di una visita in sede, con i risultati dell’evoluzione delle ricerche davvero sorprendenti.

Tra le tante esperienze, sicuramente tra le più emozionanti è l’invito all’ONU. La rete internazionale ha consentito di allargare i rapporti con molte realtà che poi sono diventate sinergiche e preziose per i contributi che hanno apportato.

La struttura di Valmorea ospita una piscina dove si svolgono attività terapeutiche anche utilizzando la musica in acqua (suggestiva la performance del pianista Alessandro Martire a bordo vasca), che consente al corpo paralizzato di poter riacquistare leggerezza e movimento. Un progetto recente (in collaborazione con l’Ospedale di Gravedona) è la cura dei Parkinsoniani: l’obiettivo è diminuire i farmaci attraverso la riabilitazione. La musica (è stata allestita anche una sala dedicata) cura riattivando canali emotivi sopiti ed è un vero e proprio metodo terapeutico. I progetti in questo campo sono in collaborazione con Israele.

“La mia casa è la mia libertà” sprona ad impegnarsi sull’autonomia: il cohausing sociale - in collaborazione con istituzioni, privati e terzo settore - affianca l’attività riabilitativa per rispondere alla vita indipendente. In gestione ci sono 22 appartamenti nati per rispondere ai bisogni dei disabili, ma che ospitano anche anziani, genitori separati, temporaneamente donne in difficoltà. L’offerta di autonomia deve garantire tutti i servizi che servono per una vita indipendente: gli appartamenti-palestra sono dotati di soluzioni tecnologiche e domotiche, ideate “su misura” per rispondere alle singole esigenze.

Le ultime nuove tecniche adottate sono un visore per muoversi in casa e l’utilizzo di Alexa per rispondere a bisogni diversi (es. girare le pagine di un libro): è stato anche risolto il problema del riconoscimento vocale, ma si realizzano anche soluzioni a piccoli (per noi) problemi, come rimboccarsi le coperte.

Nascono nuove figure professionali: il “social-technology Expert, che deve sapere (studiare i bisogni) e saper fare (trovare soluzioni) o l’Amministratore sociale per il cohausing, per le quali è stato chiesto in Regione di avere certificazioni di competenze. Serve ora un’Agenzia immobiliare sociale, che deve intercettare chi è fragile e proporre soluzioni abitative.

Baj si dice “senza parole”, nel ringraziare Irma, che ora potrà usufruire autonomamente della rete mondiale dei rotariani.

Angela Corengia