Leadership – Appartenenza e gestione nel mondo di domani
22 Giu 2022

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RIUNIONE DEL 22 GIUGNO 2022


Mario Paterlini affronta il problema del futuro dei giovani


Nell'immagine: Mario Paterlini con Luca Pellegatta


 

Prima di dare il benvenuto a Mario, un lungo applauso accoglie Aram Manoukian, nominato Cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica.

Mario esordisce con le scuse: non ha giustificazioni per la sua assenza, se non il lavoro che l’ha assorbito.

In Italia nel 2021 c’erano oltre 2 milioni di NEET (ragazzi che non studiano, non lavorano e non fanno formazione) e il dato tende ad incrementare. Noi, Baby boomers, siamo l’unica generazione che non ha vissuto guerre e pandemie e abbiamo l’obbligo di aiutarli. Il mondo del lavoro è cambiato, l’individualismo è aumentato a scapito dell’attenzione al bene comune: tutti, almeno in qualche circostanza, ci siamo trovati soli generando pensieri negativi che ci hanno portato alla difesa di noi stessi.

Oggi però molte aziende importanti aprono la strada della responsabilità sociale, creando ricchezze in modo sostenibile e ridistribuendole su tutti gli stakeholder (dipendenti, fornitori, azionisti). La velocità di cambiamento è elevata, con eventi cui non siamo preparati che richiedono capacità di adeguamento per non subirne le conseguenze. Come nello sport, bisogna pensare che i risultati siano “possibili”, mai dire “non si può fare”: questo è il primo passo. Il secondo è l’allenamento costante, bisogna apprendere di continuo e affinare le competenze. Il terzo è la resistenza, cioè la capacità di ripetere sforzi, perché ciascuno deve prendere in mano il proprio destino, lottando per i risultati. Abbiamo bisogno di esempi e contaminazioni positivi anche per dare un senso alla nostra vita e il Rotary può agevolare. Se fai quello che ti piace, aiuti gli altri a star meglio e tutti insieme si aiuta la comunità; i valori sono alla base del nostro agire, danno la sicurezza di poter tenere la rotta e definiscono i comportamenti collettivi.

Nelle aziende si parla di “equità”, ma non è un concetto sempre condivisibile. Perché non ci può essere livellamento, tutti trattati allo stesso modo; la meritocrazia è uno stimolo ma non è un valore condiviso da tutti. C’è necessità di adeguare i comportamenti ai valori e capire i bisogni, discutendo nelle Aziende per definire quello che vogliamo fare e come vogliamo farlo. Lavorare su questi temi è un impegno che ci dobbiamo prendere, per tentare di far “rientrare” i NEET attraverso il coinvolgimento, dimenticando gli scontri e “attivando” la gentilezza. Abbiamo il dovere di rendere quello che abbiamo ereditato, serenità e fiducia nel futuro.

A Fulvia spiega che le aziende devono mettere al centro la crescita (cercare di fare di più e fare cose nuove) e dare un senso a ciò che si fa, con obiettivi e valori precisi che possono aiutare nei momenti di difficoltà. Tutto ciò è stimolante, ma è necessario anche un leader che si adegui alle circostanze (deve essere capitano, giocatore, allenatore in base alle esigenze). Non dobbiamo tornare indietro, ma guardare avanti tenendo le cose buone del passato; il profitto deve essere raggiunto nel modo giusto.

Aram è chiamato a commentare: il Covid ha rafforzato il sistema imprenditoriale; gli elementi intangibili (i valori, gli scopi) stanno diventando fondamentali al punto che la scelta del prodotto è anche in funzione di questi ultimi. Siamo consapevoli che bisogna consolidare le alleanze e il senso di appartenenza, valorizzare le motivazioni e la fiducia in quello che si fa (spirito d’impresa). Si devono raggiungere non solo profitti ma tanti altri obiettivi, anche intangibili, contemporaneamente; vanno creati presupposti di coesione che possano aiutare ad affrontare con maggior forza le difficoltà. E ci dobbiamo rendere conto che il mondo di oggi è molto stimolante ma anche più pericoloso. La nomina a Cavaliere del Lavoro l’ha inorgoglito ma lo sprona a fare sempre di più.

Riflessioni importanti, che ci devono portare – dopo l’esperienza di “lavorare e respirare” interrotta per il Covid – a come poterle trasmettere ai giovani.

Grazie Mario, grazie Aram!

Angela Corengia

 

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