Trattori e tecnologia |
15 Giu 2022 | |||
RIUNIONE DEL 15 GIUGNO 2022
La relazione del nuovo socio Marco Votta
Nell'immagine: Marco Votta con Luca Pellegatta
La conviviale si apre con la consegna dell’acquaforte a Carlo Ponzecchi, squisito organizzatore e ospite della trasferta in Maremma. La parola al neo socio Marco Votta, che si presenta con un vistoso tutore a una gamba che tuttavia non gli impedisce di essere con noi. Si occupa di trattori e di questo ci parlerà: ce ne sono di dimensioni, prezzo, peso e portata diversi, così come diversi sono gli utilizzi. I colori in genere contraddistinguono la marca; sono nati a vapore, ora in genere sono diesel, anche se iniziano ad essere prodotti quelli ad idrogeno o elettrici e si sta sviluppando il metano che viene generato dalle attività agricole. La guida assistita esiste da trent’anni, in America da 10 senza conducente, anche se presente per emergenze. Avanti i progetti di robotizzazione che consentano di non avere nessuno a bordo e il domani è una sempre maggiore specializzazione, anche rinunciando al contatto con la terra (droni). Disponibile ai quesiti dei soci, Marco precisa che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in agricoltura è difficile, perché le nuove tecnologie sono complicate da gestire e non economiche. Non va dimenticato che nelle aree più povere del mondo i trattori non ci sono, l’agricoltura è ancora basata sul lavoro umano o animale. I prezzi variano molto (tra i 50 e 100 mila euro), dipende anche dalla strumentazione; lo Stato ne incentiva l’acquisto con agevolazioni fiscali; attualmente è un settore economico trainante, la domanda è altissima e le consegne faticano a rispondere alle richieste. Ipotizza, in base a cicli ricorrenti, una crisi nel 23/24 anche per carenza di fertilizzanti, per poi recuperare nel 2025. I trattori si possono personalizzare, sia in funzione del terreno che delle rese. Infine ricorda la sua esperienza professionale (v. curriculum in apertura), soprattutto i vent’anni trascorsi in Turchia. Rotariano di razza, perché quello che non ha raccontato è tutto ciò che in Turchia ha fatto, in campo sociale e culturale, che gli è valsa la nomina di Cavaliere della Repubblica - Ordine della Stella della solidarietà italiana. Angela Corengia
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