I cambiamenti climatici sul lago di Como
24 Nov 2021

 

“LEZIONE APERTA” DEL 24 NOVEMBRE 2011

 

In Camera di Commercio il convegno con Luca Mercalli e Aldo Marchetto



Presso la Sala Scacchi della Camera di Commercio di Como, si è tenuto un evento aperto al pubblico - organizzato dal nostro club e dal RC Como - dedicato al tema dei mutamenti climatici. Grazie all’idea del nostro socio Franco Brenna e all’impegno dei due Club Rotary cittadini, è stata offerta al territorio una “Lezione Aperta” in ricordo e in onore di quelle ideate negli anni ’90 dal nostro indimenticato socio Franco Bocchietti. In piena sintonia con il mandato rotariano, la serata mirava a riportare l’attenzione sugli effetti dei cambiamenti climatici sul territorio comasco - anche in riferimento ai notevoli danni subiti la scorsa estate - al fine di sensibilizzare la popolazione e gli amministratori pubblici riguardo a una più efficace e consapevole prevenzione.

A tale scopo sono stati invitati alcuni relatori di indubbia autorevolezza: Luca Mercalli, meteorologo e climatologo (collegato da remoto); Aldo Marchetto, responsabile dell’IRSA-CNR (Istituto per la Ricerca sulle Acque) di Pallanza; il cantautore Davide Van De Sfroos (che ha inviato un videomessaggio) e il pittore e scultore Velasco Vitali, moderati dal giornalista Giorgio Gandola.

Durante la serata sono intervenuti anche Marco Galimberti, presidente di CCIA, i sindaci di Cernobbio e Blevio, l’Assessore Regionale all'Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo e il presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi.

L’incontro ha riscosso notevole interesse da parte del pubblico in sala, si è giovato di una buona copertura mediatica a livello locale ed è stato trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del Rotary Baradello.

Dopo l’intervento video di Davide Van De Sfroos, che ha perorato un approccio unitario per la salvaguardia del Lario, ambiente tanto magnifico quanto fragile, la serata è entrata nel vivo con la relazione di Luca Mercalli che, ricordando la massima di Voltaire “Gli uomini discutono. La natura agisce”, ha avvertito che non c’è più tempo da perdere per ridurre l’effetto serra e affrontare le conseguenze del cambiamento climatico e del surriscaldamento globale. Mercalli ha spiegato come entrambi i fenomeni siano ormai da considerare senza ombra di dubbio quali conseguenza diretta dall’attività umana. Dal 1980 ad oggi, le temperature hanno subìto un incremento medio di 0,45 gradi per decennio, privandoci dell’illusione che il fenomeno sia immediatamente arrestabile e confermandoci invece che l’unica strategia razionale è ora quella che si estrinseca nella doppia azione di mitigazione e adattamento: la prima si esprime prioritariamente in termini globali ed è perciò necessario spingere i decisori politici nazionali e internazionali ad agire; la seconda principalmente su base locale. Sotto quest’ultimo aspetto, Mercalli ha sottolineato che l’Italia gode di una efficientissima protezione civile che agisce quasi esclusivamente in reazione a calamità e ancora troppo poco spesso preventivamente. Ciò che l’Italia deve ora imparare è “fare prevenzione” anche attraverso esercitazioni partecipate, come avviene per esempio in Giappone per i terremoti. Su questo aspetto, ha sostenuto il climatologo in pieno accordo con gli altri relatori, abbiamo ancora molto da lavorare. Mercalli ha poi affrontato il tema della biodiversità e del suo attuale drastico ridimensionamento. Rimboscare e proteggere l’ecosistema sono le uniche soluzioni praticabili, anche a costo di demolire improvvidi manufatti e arrestare la cementificazione. Ciò che è stato deciso a Glasgow durante la cosiddetta COP26 (Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021) è ancora troppo poco rispetto alla gravità della situazione. Dello stesso avviso, il prof. Aldo Marchetto, responsabile dell’Istituto per la Ricerca sulle Acque di Pallanza (ISRA-CNR), che analizza da decenni il lago di Como dal punto di vista chimico e microbiologico. A fronte di una netta riduzione di agenti inquinanti nel lago avvenuta a partire dalla fine degli anni ’70, l’effetto serra sta creando sempre maggiori danni all’ecosistema lacuale. L’innalzamento delle temperature riduce drasticamente la circolazione delle acque di profondità in superficie, rendendo sempre più raro lo scambio di ossigeno necessario alla vita e contribuendo quindi a un progressivo depauperamento biologico del lago.

Velasco Vitali ha ricordato l’alluvione della Valtellina del 1987, lamentando che non abbastanza è stato fatto sinora per mettere in sicurezza il territorio e preparare la popolazione a eventi simili. Riprendendo l’analisi del prof. Marchetto, l’assessore Cattaneo e il presidente Fermi hanno elencato le varie strategie poste in essere a livello regionale e, riconoscendo che non c’è più spazio per chi nega le responsabilità delle attività umane sul riscaldamento climatico, hanno sottolineato l’importanza fondamentale che da un lato l’educazione ambientale e dall’altro nuove strategie di mitigazione e adattamento ricoprono anche a livello regionale. La transazione ecologica avrà necessariamente un impatto notevole anche sui modi di produzione e implicherà fenomeni di distruzione/sostituzione di alcune tradizionali eccellenze produttive lombarde. La sfida a cui Regione Lombardia sta lavorando è accompagnare questa transizione, tutelando i lavoratori e le loro famiglie. I sindaci di Blevio e di Cernobbio hanno sostenuto che il cambiamento climatico sta spingendo a prevedere opere pubbliche studiate ad hoc a livello comunale.

In conclusione, i presidenti del RC Como Baradello e RC Como - Luca Pellegatta e Stefano Croci - hanno preso l’impegno che i due club continueranno ad affrontare l’argomento anche in futuro, affiancandosi alle azioni del territorio per implementare strategie sempre più efficaci di mitigazione e adattamento. Ricordando il progetto di Rotary Como Baradello “Seabin - un lago senza microplastiche” e altri service “green” condotti dai Club, la serata ha nei fatti celebrato quanto sempre sostenuto da Paul Harris: “Il Rotary offre l’opportunità di servire nei modi e negli ambiti in cui ognuno è più propenso. Il potere di un’azione combinata non conosce limiti”. Dimostrazione dell’impegno della grande famiglia rotariana sul fronte della lotta al cambiamento climatico è la recente inclusione del tema ambientale quale 7° Pilastro Strategico della Fondazione Rotary e l’organizzazione della Conferenza presidenziale del Rotary International “Economia e Ambiente in Armonia” che si aprirà nel prossimo marzo a Venezia sotto la guida di Shekhar Mehta, Presidente del Rotary International.

Massimiliano Mondelli

 

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