La gestione delle emozioni degli adolescenti |
10 Nov 2021 | |||
RIUNIONE DEL 10 NOVEMBRE 2021
Le conseguenze della pandemia e un progetto per aiutare gli insegnanti Con piacere rivediamo la nostra ex socia Patrizia Dugoni, che con la collega psicologa e psicoterapeuta Barbara Veronelli ha avuto incarico dal consiglio di studiare un progetto per un intervento formativo destinato agli insegnanti delle scuole secondarie per la gestione delle emozioni degli adolescenti. Le due relatrici si alternano supportate da slide. A causa della pandemia, molti ragazzi hanno evidenziato segnali di disagio emotivo di diversa natura e intensità, sia per essere costretti alla DAD che per la forzata permanenza in casa, lontani dai coetanei. Gli adulti – genitori e insegnanti – si sono trovati impreparati a gestire queste situazioni, che – nei casi più gravi – hanno portato anche a un incremento dei suicidi (collateralmente sono stati inferiori gli accessi al PS psichiatrico e le richieste di valutazione per sospetti maltrattamenti) e all’aumento di stati d’ansia, depressione, disturbi del sonno e dell’alimentazione, autolesionismo. Maggiore il ricorso a droghe, materiale pornografico, tabacco, alcolici e gioco d’azzardo, anche se per molti la DAD non è stata così negativa. Per contro i genitori si sono trovati impreparati, maggiormente impegnati nella gestione del lavoro e dei figli, i docenti sovraccarichi e con problemi di formazione. Il lato positivo è che gli adolescenti hanno più risorse rispetto agli adulti e riescono a reagire trasformando le difficoltà in risorse. I genitori hanno un ruolo fondamentale e devono essere disponibili all’ascolto e alla vicinanza, intercettando disagi e bisogni sul nascere. Gli insegnanti, che passano molto tempo con gli studenti, hanno necessità di avere chiaro il quadro psicologico dei comportamenti e devono recuperare strategie comunicative e creative per aiutare se stessi ad affrontare le difficoltà. Il progetto, che vede coinvolto anche il Provveditorato agli studi, tende quindi a dare loro risposte sia sul fronte della conoscenza dei problemi che del miglioramento delle capacità individuali. Prevede una parte di formazione frontale, una di riflessione attiva e una di sperimentazione guidata. Una bella iniziativa del club, che – come sottolinea Roncoroni – dovrà essere opportunamente divulgata. Angela Corengia
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