RIUNIONE DEL 23 GIUGNO 2021

Il club sostiene per un anno l'impianto a Villa Geno promosso da  LifeGate

Nell'immagine: Simona Roveda e Roberta Di Febo

La conviviale è preceduta da una conferenza stampa, per presentare il progetto che si inquadra, per il club, nella linea d’azione di tutela dell’ambiente. Riportiamo l’articolo pubblicato su La Provincia del 24 giugno a firma L.Mos.:

“Rotary Club Como Baradello e LifeGate insieme per una ripartenza eco-sostenibile che passa dall' educazione ambientale e dalla sensibilizzazione alla cittadinanza.
Da ieri alla darsena di Villa Geno il Rotary ha adottato per un anno il progetto "Seabin per un lago pulito". Un progetto capace di contribuire in modo concreto alla riduzione dei rifiuti di plastica presente nel lago di Como attraverso questo innovativo "cestino" che permette di raccogliere ogni anno fino a mezza tonnellata di rifiuti plastici, comprese microplastiche e microfibre.
Il Seabin di Villa Geno è stato operativo da giugno 2018 a giugno 2019, con un pausa dovuta alla pandemia, recuperando 70mila chili di plastica pari a 144mila sacchetti, dimostrando come nel lago ci finiscono soprattutto bottigliette, buste, cannucce, rifiuti solidi e dannosi, provenienti dal nostro vivere quotidiano.
Nei prossimi mesi, il Rotary Club Como Baradello, in sinergia con LifeGate e con partner locali, lavorerà come facilitatore per presentare ad altri Comuni del lago il progetto LifeGate PlasticLess® così da rafforzare la coscienza ambientale del nostro territorio e aprire a un futuro più responsabile, obiettivo che è stato sostenuto anche dall' assessore all' Ambiente Marco Galli.
«Il progetto PlasticLess® che abbiamo inaugurato con LifeGate - ha esordito ieri Roberta Di Febo, presidente Rotary Club Como Bardello 2020/2021 - è un magnifico esempio di come tutti noi possiamo e anzi dobbiamo lavorare a iniziative ambientalmente efficaci e dall' impatto misurabile e sostenibile».
Anche Luca Pellegatta, presidente Rotary Club Como Baradello 2021/2022, ha sottolineato: «L' impegno di noi rotariani sarà anche quello di coinvolgere tutte le realtà pubbliche e private che vorranno portare un loro contributo».
Da LifeGate Simona Roveda ha ribadito: «è un piacere vedere la partecipazione della società civile impegnata nella salvaguardia del territorio.
L' obiettivo è dare un contributo concreto alla salute del prezioso ecosistema del nostro lago conosciuto e amato in tutto il mondo».
«Un ruolo fondamentale del Seabin sarà quello di parlare alle nuove generazioni e non solo - ha chiuso Filippo Camerlenghi di Proteus - è già protagonista di attività di educazione ambientale condotte dalla nostra associazione che si occuperà della manutenzione dello stesso dispositivo. Vorremmo questo progetto diventasse un attrattore per chiunque voglia conoscere e prendersi cura dell' habitat del nostro lago di Como».

Nel corso della conviviale che è seguita alla conferenza stampa, Simona Roveda di LifeGate ha ribadito l’importanza del progetto, fornendo anche dati sulla quantità di rifiuti “catturati”. Il progetto verrà sostenuto economicamente dal club per un anno e la rappresentante distrettuale Stefania Patarini, responsabile Commissione Ambiente, evidenzia il successo che ha ottenuto anche presso altri club e il valore educativo che non va sottovalutato.

Interviene anche brevemente Filippo Camerlenghi di Proteus, l’associazione che sta gestendo l’impianto, descrivendone il funzionamento.

Pomentale ritiene che questo service sia importante più come messaggio che come utilità effettiva e sollecita una campagna di promozione nelle scuole (quindi coinvolgendo i soci) per sensibilizzare i ragazzi, magari fornendo loro una retina per la raccolta dei rifiuti. Sulla localizzazione di Seabin alla darsena di Villa Geno, Roveda chiarisce che è necessario che ci sia un gioco di correnti che convogli i detriti e un’adeguata possibilità di carico e scarico degli stessi.

Pellegatta, come dichiarato in conferenza stampa, ribadisce che sarà impegno del club quello di sensibilizzare i comuni lacustri perché “adottino” il progetto e facciano un’adeguata campagna per i ragazzi delle scuole.

Angela Corengia