La Casa della Musica
19 Mag 2021

 

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RIUNIONE DEL 19 MAGGIO 2021

 

Storia e prospettive nella relazione del Maestro Bruno Dal Bon

 

Nell'immagine: Claudio Bocchietti, Bruno Dal Bon, Roberta Di Febo e Massimiliano Mondelli

 


Ospite del Club il Maestro Bruno Dal Bon, cha illustrato ai soci la storia e le prospettive della “Casa della Musica” da lui co-fondata.

Diplomato al Conservatorio di Milano in direzione d’orchestra e laureato al DAMS di Bologna con una tesi in Semiotica della musica, il Maestro Dal Bon vanta una carriera internazionale assai ricca e al contempo profondamente legata a Como e al suo Conservatorio. All’attività di direttore d’orchestra e di insegnante si è aggiunta presto quella di operatore musicale che lo ha coinvolto per quasi vent’anni in diversi incarichi presso l’AsLiCo di Milano, il Teatro Sociale di Como, la Kansai Opera di Osaka, la Filarmonia di Treviso e altri enti di qualità. I numerosi incarichi assunti non hanno impedito al Maestro Dal Bon di dirigere una quarantina di opere liriche in Italia, Austria, Francia, Irlanda, Spagna, Cina e Giappone, oltre a numerosi concerti.

Nel 2010, con un gruppo di musicisti ispirati dall’esperienza dell’Université Populaire de Caen fondata dal prolifico filosofo Michel Onfray, il Maestro Dal Bon ha fondato l’“Università popolare di musica di Como” (UPDIM). Gratuità e partecipazione sono i princìpi cardine dell’intera operazione, sia per gli insegnanti che per i partecipanti. Su questa base, l’anno successivo Dal Bon ha approfondito l’idea di un progetto più ampio denominato “Spazio alla musica”: l’obiettivo era quello di diffondere il concetto di una musica che non sia solo svago e intrattenimento, ma che abbia anche la forza di incidere sulla coscienza di una comunità per una musica da vivere non solo come esperienza estetica o semplice esibizione di specialisti, ma anzitutto come forza di coesione e di rinnovamento culturale.

Da queste due prime iniziative e fondata sulla stessa filosofia, è nata l’idea di creare una vera “Casa della musica” pubblica nel locale dell’ex-circoscrizione 7 di Via Collegio dei Dottori 9. Nel corso degli ultimi anni, la Casa della musica ha saputo promuovere numerose iniziative musicali e di riflessione nelle quali prevale il carattere dell’incontro da caffè letterario, da guida all’ascolto o da laboratorio musicale.

Dal Bon riferisce al Club che grazie alla disponibilità fornita dalla presidente Roberta Di Febo, il progetto può ampliarsi ulteriormente nei bei locali di Palazzo Valli Bruni, sede della Accademia Pasta - Liceo Musicale e Coreutico di cui proprio Di Febo è fondatrice e presidente.

La Casa della musica di Como può quindi con maggiore forza proseguire il proprio lavoro per iniziative capaci di coinvolgere la città con progetti di respiro internazionale e collegati a istituzioni di grande prestigio. Dal Bon ha poi illustrato al Club i maggiori progetti che impegnano la sua attività, descrivendone due in particolare: il festival A DUE VOCI e il progetto TERESIN 17/10.

Il primo, di cui lo stesso Dal Bon è curatore, è nato nel 2014. “A due voci” vuole essere un luogo di incontro dove dialogare di musica e filosofia con artisti e docenti nazionali e internazionali; uno spazio nel quale riannodare la riflessione e la pratica musicale all’interno di una mappa filosofica e culturale ampia che aiuti a comprendere criticamente il presente e contribuisca a migliorarlo.

Il progetto Terezin 17/10 ha debuttato nel 2015 e prevede iniziative musicali e di riflessione nella settimana del 17 ottobre dedicate alle musiche composte e all’arte realizzata nel ghetto di Terezin. Nelle prime ore del 17 ottobre 1944, più di mille artisti furono sterminati nel campo di Auschwitz-Birkenau: erano i poeti, i musicisti, i pittori, gli attori che per quattro anni avevano vissuto nel “ghetto modello” di Terezin. La Casa della musica e i suoi numerosi partner organizzano Terezin 17/10 anche con lo scopo di ricollocare l’opera degli artisti di Terezin nel corso della storia musicale.

Al termine dell’intervento del Maestro Dal Bon, si è aperta una ampia e partecipata discussione: Claudio Bocchietti, anche a nome della Società Palchettisti, ha ringraziato il Maestro Dal Bon per il grande lavoro svolto in favore del teatro e della musica a Como e per “Il Sociale” in particolare. Enzo Pomentale ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro del Maestro Dal Bon, considerando come un successo che i suoi numerosi allievi siano in grado di intraprendere carriere internazionali, indipendentemente dalle attuali scarse capacità ricettive della città di Como. Alberto Longatti ha lamentato la mancanza in città di un “punto di convergenza” e di una continuità progettuale in grado di riaggregare senso civico e creativo per un benessere condiviso. Il rischio che la città di Como sta correndo è di diventare una città di turismo di massa, perdendo così le proprie capacità creative assai rilevanti in passato. La specializzazione, ha concluso Longatti, equivale all’isolamento. Solo riaprendosi alla contemporaneità e a un ragionato confronto, la nostra città potrà ritrovare se stessa.

Massimiliano Mondelli

 

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"Sii te stesso a modo mio" Matteo Lancini e Jacopo Boschini
Inizio: 21.05.2024, 20:30
Luogo: Auditorium Collegio Gallio
Nell'ambito del progetto sul disagio giovanile il Prof. Matteo Lancini dialoga con Jacopo Boschini. Serata aperta alla cittadinanza

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