Un aggiornamento dal Sindaco sulla Città
25 Nov 2020

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RIUNIONE DEL 25 NOVEMBRE 2020

 

Dopo l'incontro di primavera Mario Landriscina parla di presente e futuro

 

Torna a trovarci, in remoto perché ormai abbiamo abbandonato le conviviali in presenza, il nostro socio onorario per un aggiornamento dopo l’incontro di primavera.

Si prevede ancora una situazione emergenziale dal punto di vista sanitario; grazie al rigido lockdown e all’estate si era avvertito un leggero calo e un miglior controllo da parte del sistema assistenziale, ma con l’inverno andiamo incontro a un peggioramento. I comportamenti individuali devono continuare ad essere adottati con responsabilità, perché determinanti per il contenimento dello sviluppo del virus.

Aggravata invece la situazione socio-economica: Como registra una difficoltà di “intenti comuni”, perché il territorio è fragile nel suo complesso e talvolta si contrappongono interessi contrastanti: il divieto di spostamenti ha penalizzato notevolmente tutto il settore turistico, con ricaduta sull’indotto. Gli interventi di sussidio hanno attenuato la grave crisi delle famiglie, ma sono emerse tutte le fragilità legate al mondo del lavoro, non sempre ben inquadrabili per la presenza del sommerso.

Il bilancio del Comune, per contro, ha registrato un sensibile calo delle entrate, in parte dovuto alla riduzione dei tributi locali connessi al turismo ma anche per provvedimenti adottati per attenuare le difficoltà di settori come commercio e artigianato. Ne è conseguito un drastico taglio dei bilanci di cultura e turismo, sia per impossibilità ad organizzare eventi che per dare maggiori risorse ai bisogni sociali. L’avanzo di gestione è cospicuo, ma può essere utilizzato solo per investimenti in conto capitale: è stato chiesto un provvedimento governativo che ne consenta l’impiego per le spese correnti.

Come città di confine abbiamo situazioni di grave difficoltà per i “senza fissa dimora” e i “minori stranieri non accompagnati” (per questi ultimi abbiamo l’obbligo dell’accoglienza), con numeri percentualmente - con riferimento alla popolazione - molto al di sopra di qualsiasi città capoluogo del nord. Mettere in fila le priorità è quindi complicato, perché i bisogni aumentano in maniera esponenziale; gli aiuti governativi sono sicuramente indispensabili, ma il timore è che poi i sostegni vengano meno e non così le situazioni di difficoltà, cui si dovrà comunque far fronte perché si saranno consolidate.

Necessario un ampio coordinamento con tutte le associazioni di categoria (si sta lavorando molto bene con CCIA dopo la fusione con Lecco), per mettere a punto strategie condivise. Ma dobbiamo resistere per arrivare alle vaccinazioni di massa, unica speranza per uscire dal tunnel.

Mario risponde poi ai numerosi interventi dei soci: le RSA presenti sul territorio hanno nel complesso fatto registrare perdite anche inferiori alla media – salvo qualche picco che va tuttavia inquadrato nel totale del numero di ospiti accolti da ciascuna struttura -; va detto che non sempre il decesso è attribuibile unicamente al Covid. Ora si presenta il problema della mancanza di personale (in particolare infermieri). Purtroppo la sanità lombarda ha mostrato i risultati conseguenti a errori di scelta, adottando una politica di “risparmio” penalizzante che mai come ora si è rivelata inadeguata.

Stiamo ora pagando comportamenti estivi poco responsabili, che ci convincono che le misure di prudenza - considerate talvolta eccessive e limitative della libertà - sono invece in grado di contenere l’espandersi del virus: è la sfida più complicata, perché non abbiamo “imparato” e non stiamo modificando significativamente gli atteggiamenti. Per contro c’è l’esigenza di non affossare l’economia ed è complicato adottare misure che rispettino il necessario equilibrio, così come difficile è esercitare i controlli, per esempio sulle regole dettate dai DPCM talvolta contradditorie (attività aperte ma non ci si può spostare, per esempio).

Ben vengano idee e apporti professionali, anche nella direzione di diffondere un “comune sentire” del senso di responsabilità. Dobbiamo considerarci in un periodo simile al post-bellico, con la necessità di mettere in campo solidarietà e progetti di ricostruzione sociale ed economica.

A livello provinciale c’è nelle intenzioni una buona sinergia, ma è un territorio abituato a lavorare verticalmente, soprattutto perché gli obiettivi e le priorità sono diversi. D’altra parte i Sindaci possono solo adottare provvedimenti più penalizzanti, rispetto ai DPCM.

Sul problema delle scuole, non basta avere più autobus: serve personale e un coordinamento del sistema generale che integri anche i controlli (per esempio alle fermate per garantire il distanziamento di chi attende il bus), la formazione, gli orari diversificati e tutti i servizi connessi, per non disperdere risorse in interventi spot.

Come club c’è la disponibilità per andare nella direzione chiesta dal Sindaco: dare il corretto esempio e sostenere le attività solidali, facendo da collettore di “idee” per attivare anche micro-progetti (Corengia informa circa quello del “Forno” di Casa di Gino per dare lavoro agli ospiti della comunità).

Con il ricordo di Pupi Brenna, che avrebbe compiuto oggi 100 anni, Franco informa che è partita l’operazione “panettone sospeso”, che affianca quella consueta della campagna pro RF dei panettoni Baj.

Grazie al nostro Sindaco Mario, che oggi più che mai ha bisogno che il club lo sostenga.

Angela Corengia

 

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Riunione sospesa per festa nazionale
Inizio: 01.05.2024, 14:00
Luogo: sospeso
La consueta conviviale del mercoledì è sospesa perchè è la festa dei lavoratori

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