RIUNIONE DEL 7 OTTOBRE 2020

Il presidente Luca Marchesi presenta il programma del Rotaract

Luca Marchesi, presidente 2020/2021 del Rotaract, prima di illustrare il programma del prossimo anno, si presenta: laureato in ingegneria meccanica al Polimi e in economia e management all’USI, lavora come business planner presso un’Azienda in Svizzera, dedica molto del tempo libero al Rotaract, ama leggere, viaggiare e gioca a tennis. Nell’esposizione si avvale di slide.

Il Rotaract ha 24 soci attivi (di cui 3 nuovi) la cui età media è 26 anni; se a questi si aggiungono i 5 aspiranti (24 anni di età media), si evidenzia la dinamicità del club, che garantisce un ricambio generazionale. 19 soci sono ancora studenti.

Importante è la comunicazione, di cui si occupa un socio, per un costante aggiornamento sulle attività e per il contatto continuo: il metodo più efficace è utilizzare i social (FB, Instagram ma anche Linkedin).

Il programma ha due obiettivi: lo sviluppo personale e i service.

Per lo sviluppo personale, sono previsti incontri per affrontare, con rappresentanti del mondo imprenditoriale e professionale, argomenti che contribuiscano ad aumentare le conoscenze e stimolino il dibattito, anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro: il primo relatore sarà il nostro socio Mario Paterlini.

I service vedono il consolidamento delle attività che coinvolgono tutti i soci: la pulizia della Città con “Per Como pulita”, la vendita delle noci di “Como Cuore”, il “Teddy bear Hospital”, il sostegno nelle strutture “Il Sorriso” e “Comunità gli Olivi”, la lettura per i bambini. E’ evidente che verranno riformulati gli interventi in funzione dell’impossibilità di poter operare in “presenza”.

Un nuovo service è l’adesione alla campagna “Orchidea UNICEF”, un’occasione anche per conoscere le dinamiche di un’associazione a respiro internazionale.

I rapporti con i Club padrini Rotary saranno costanti e sinergici, anche attraverso condivisione di service comuni. La pandemia ha poi incentivato lo stare insieme all’aperto, quindi con iniziative che prevedano passeggiate abbinate a momenti di convivialità.

Luca chiude la relazione con il motto che ha scelto per quest’anno: “one person can make a difference and everyone should try” di J.F. Kennedy.

Al primo intervento di Ambrosoli, che si complimenta ma esprime una piccola critica sull’eccessivo uso della lingua inglese, risponde che l’inglese è ormai fondamentale, sia nel lavoro che nelle relazioni.

I complimenti e la consueta disponibilità del club ad affiancare il Rotaract arrivano anche da Ferrini, Pellegatta e Agterberg; quest’ultimo – da “vecchio socio “ – contesta sommessamente un passaggio della relazione (“old ways won’t open new door”), rassicurato tuttavia da Luca che garantisce la continuità di tutto ciò che sin qui si è dimostrato positivo.

A Bianchi chiarisce che, malgrado la situazione straordinaria generata dal Covid, non si è verificata la temuta scarsa frequenza: certamente si dovrà lavorare – anche con visioni diverse – per mantenere il maggior coinvolgimento possibile tra i soci.

Davvero complimenti a Luca, che prende il testimone in un momento di particolare difficoltà ma dimostra, naturalmente affiancato da tutti i ragazzi del Rotaract, di saper dare comunque continuità a tutte le attività del club, addirittura inserendo, come ormai ci hanno abituato ogni anno, un nuovo service.

Angela Corengia